La grande truffa della “sovranità rubata”

Non vorrei dover scrivere quest’articolo, ma le prime pagine dei giornali del 19 luglio 2025 e alcuni video che ci avete inviato lo impongono – e dire che noi della materia di cui stiamo per parlare ci siamo occupati in abbondanza nell’ultimo anno.
Ma partiamo dalla segnalazione che ci avete inviato, che riguarda un video di Raffaella Regoli in cuui la giornalista annuncia trionfalmente che quella del 19 luglio è stata una grandissima vittoria.
La Regoli canta vittoria per aver “salvato la sovranità nazionale” dalla malefica OMS. Giorgia Meloni la segue a ruota – o è il contrario – ma a noi poco cambia: entrambe stanno facendo malinformazione. La scelta politica fatta dal nostro governo ci allinea al governo statunitense, quel governo dove al potere abbiamo Donald Trump, quello che suggeriva di curare COVID-19 con delle iniezioni di disinfettante e che ha come consigliere alla Salute uno dei peggiori antiscienza al mondo, Robert Kennedy Jr.
Ma cosa è veramente successo?
In discussione, come vi abbiamo riportato più volte, c’erano degli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale, che è in vigore dal 2005, emendamenti che sono stati studiati post emergenza pandemica per rendere più rapida la risposta a situazioni di questo tipo, con più trasparenza, scambio di dati e informazioni.
Il Regolamento, già in vigore da vent’anni, non ha mai dato il potere all’OMS di imporre alcunché agli stati firmatari, e nemmeno gli emendamenti proposti davano questo potere. Gli Stati restano assolutamente sovrani nelle loro decisioni. Dare a intendere che se avessimo accettato gli emendamenti avremmo perso in qualche modo la nostra sovranità sanitaria significa prendere per i fondelli chi ci sta ascoltando. Che lo faccia una giornalista che da anni porta avanti una battaglia antiscientifica possiamo capirlo, che lo faccia la nostra Presidente del Consiglio invece lo troviamo gravissimo.
Gli emendamenti presentano delle raccomandazioni, non delle imposizioni; ogni Stato resta comunque libero di agire come meglio crede in caso di nuove emergenze sanitarie, esattamente come prima. L’unica differenza è che grazie agli emendamenti l’OMS è in grado, nei Paesi che accettano di firmare il piano pandemico, di unificare la risposta all’emergenza fin da subito. Lo avevamo spiegato nel dettaglio qui.
La narrazione distorta
Si parla di “rubare la sovranità”, di “censura”, “obblighi imposti”, “biolaboratori OMS”: si fa leva sul complottismo che evidentemente piace tanto a specifiche fazioni politiche, che contano sull’ignoranza e la paura del proprio elettorato. Il tutto viene fatto appunto facendo ricorso alla peggiore e più pericolosa forma di disinformazione: la malinformazione. Regoli ad esempio nel suo video cita gli articoli 13 e 15 del Regolamento che effettivamente parlano di coordinamento, raccomandazioni e collaborazione, ma nel farlo si guarda bene dallo spiegare ai propri spettatori che l’OMS non ha alcun potere esecutivo: le misure infatti non sono vincolanti senza che il governo dello Stato membro dia il consenso di volta in volta. Infine, la comunicazione del rischio non è una censura, ma fa parte della gestione trasparente di un’emergenza. Chiamare questo tipo di collaborazione tecnica una dittatura sanitaria è un po’ come se volessimo chiamare un aspirapolvere una macchina per il controllo mentale delle briciole: una cavolata!
Cosa ha deciso l’Italia (e perché non è un successo ma un fallimento)
Il 18 luglio l’Italia ha notificato, nel pieno diritto previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale (art. 61) il rifiuto degli emendamenti all’OMS, ma si è trattato di una scelta unicamente politica, fatta per accontentare quell’elettorato che ha portato chi governa a diventare partito di maggioranza, e non di una scelta logica fatta ascoltando chi di sanità ed emergenze ne capisce qualcosa. Gli emendamenti entreranno comunque in vigore per tutti i Paesi che non hanno espresso riserve sugli stessi (ovvero la stragrande maggioranza dei paesi membri dell’OMS). L’Italia quindi si isola su un accordo globale che mirava alla collaborazione internazionale. L’accordo avrebbe rafforzato la cooperazione sanitaria, noi restandone fuori alla prossima emergenza saremo isolati; come si possa non capire quanto questo sia grave e pericoloso, tutt’altro che una vittoria, è qualcosa che ci lascia senza parole.
Lo dice anche l’OMS
Ecco cosa ha scritto il direttore generale Tedros Ghebreyesus in risposta al rigetto degli emendamenti da parte di USA e Italia:
“Gli Stati Membri – ovvero le Parti contraenti del Regolamento Sanitario Internazionale (2005) – hanno il diritto di decidere se adottare o meno, e successivamente attuare, gli emendamenti al RSI.
Ci rammarichiamo della decisione degli Stati Uniti di rigettare gli emendamenti adottati nel 2024 dall’Assemblea Mondiale della Sanità con consenso.
Gli emendamenti del 2024 non mirano a rafforzare i poteri dell’OMS, ma a migliorare la cooperazione tra gli Stati Membri.
L’OMS non ha mai avuto il potere di imporre lockdown, restrizioni di viaggio o altre misure simili: sono gli Stati Membri a decidere.
[…] L’OMS è imparziale e lavora con tutti i Paesi per migliorare la salute delle persone.”
Member States – State Parties to the International Health Regulations (2005) – have the right to decide whether or not to adopt and, subsequently, implement amendments to the IHR. We regret the US decision to reject the amendments adopted by consensus by the World Health Assembly… https://t.co/TM5DpesUwR
— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) July 18, 2025
Concludendo
Chi festeggia, come fanno Meloni e Regoli, sta solo cercando il facile consenso di un pubblico spaventato dalle narrazioni su élite globali e poteri forti. Ma chi ha letto il trattato e gli emendamenti con attenzione sa benissimo che non era in atto nessun golpe sanitario, e che la scelta fatta ci porta a rinunciare a un meccanismo di cooperazione prezioso a causa della propaganda sovranista.
Non credo, purtroppo, di poter aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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