In attesa di contatto urgente…

Era da un po’ che non ricevevo una mail truffaldina di questo genere, e ho pensato che l’occasione fosse ghiotta per parlarne anche qui su BUTAC. Le mail in realtà sono due, la prima ricevuta qualche giorno fa da mio padre, che arrivava dall’indirizzo di una professoressa universitaria di Roma, dal suo account probabilmente hackerato.

La prima mail arriva con oggetto IN ATTESA DI CONTATTO URGENTE, e nel corpo del testo dice:

Buongiorno

Sarei grato se poteste contattarmi al mio indirizzo email personale seguente:

valerie.delmarre8@gmail.com

riguardo a una questione di famiglia che ti coinvolge.

In attesa, ricevete i miei saluti.
Sig.ra VALERIE DELMARRE

Ovviamente la curiosità del fact-checker è subito scattata, e ho scritto con apprensione alla mail di Valerie che mi ha risposto non con tanta urgenza (24 ore dopo) con questa comunicazione:

Per la vostra attenzione

Sono la signora DELMARRE Valérie, genealogista specializzata in successioni ereditarie.

Per tua informazione, il genealogista ereditario, noto anche come cacciatore di eredi, è un professionista il cui ruolo è quello di localizzare gli eredi di un individuo deceduto e convalidare i loro diritti ereditari. Ecco perché ti sto contattando, perché una compagnia assicurativa internazionale mi ha chiesto di trovare i tuoi dati di contatto, poiché le tue informazioni sono registrate come beneficiario di una polizza di assicurazione sulla vita.

Per ottenere l’assicurazione sulla vita di cui sei beneficiario, ti chiedo di inviarmi le informazioni sottostanti che ti riguardano, tra cui:

Copia della carta d’identità o del passaporto

Indirizzo completo

Numero di telefono fisso e GSM

Per effettuare un controllo approfondito avrò bisogno di queste informazioni. Successivamente ti fornirò i dettagli riguardanti l’assicurazione sulla vita di cui sei beneficiario e lascerò a te la scelta su come riceverli.

Nel frattempo, vi prego di accettare i miei più rispettosi saluti.

Sig.ra Valerie DELMARRE GENEALOGISTA DI FILIALE

Lo so, anche voi come me la leggete e vi domandate come sia possibile che la gente ci caschi, ma state sicuri se le inviano qualcuno che ci crede lo trovano sempre. Ma, già che ci siamo, ho pensato potesse essere utile scrivere una piccola guida su come riconoscere questo genere di truffe.

Le mail truffaldine di questo genere presentano sempre delle caratteristiche comuni, solitamente si tratta di un…

…messaggio generico

Il testo non contiene dettagli precisi, né il nostro nome e cognome; non sanno con certezza chi leggerà la mail, devono restare vaghi. Inoltre non riportano quasi mai dettagli su come ci abbiano trovato e che agenzie hanno usato per collegarci al defunto di cui saremmo eredi.

L’indirizzo mail è quasi sempre con dominio anonimo tipo @gmail, quando nessuna banca o studio legale userebbe domini generici di questo genere.

…richiesta dati

Poi ci chiedono, sempre senza essersi identificati, dei dati. La nostra carta d’identità, ma anche l’indirizzo e il numero di telefono, dati che possono essere poi utilizzati per rubarci l’identità e raggirarci spacciandosi per noi, come anche per cercare di accedere ai nostri conti bancari e svuotarli.

…pressione psicologica

Ci viene detto che avremmo un’eredità da riscuotere, senza però specificare di chi sia, e prima di farlo ci viene comunque detto che dobbiamo agire d’urgenza. Che ragione c’è questa fretta? Perché più veniamo spinti ad agire velocemente, meno tempo abbiamo per riflettere e capire il raggiro in corso.

Perché la considero molto pericolosa?

Oltre al possibile furto d’identità, queste truffe mirano a rubare dati personali per:

  • Falsificare documenti a tuo nome e compiere reati finanziari.
  • Svuotarti il conto corrente, se fornisci informazioni bancarie in una fase successiva della truffa.
  • Sottoscrivere contratti e prestiti a tuo nome.
  • Indirizzarti a una truffa più elaborata, dove ti verranno richiesti bonifici per presunte spese legali o tasse di successione.

Inoltre, secondo dati riportati da Consumerismo, circa 12,7 milioni di italiani sono stati vittime di truffe negli acquisti online, con una prevalenza tra i più giovani, fascia in cui uno su tre cade nelle trappole dei cybercriminali. Inoltre, la Polizia postale italiana ha registrato un aumento significativo dei casi di truffe online. Nel 2023, sono state denunciate oltre 3.500 persone per truffe legate all’e-commerce e al falso trading online, con somme sottratte aumentate del 20% rispetto al 2022, raggiungendo i 140 milioni di euro di profitti illeciti. Questi dati si riferiscono principalmente a truffe legate all’e-commerce, ma indicano la vasta portata delle frodi online nel Paese. Come abbiamo detto più volte, oltretutto, questi numeri non sono sufficienti a rappresentare il problema perché spesso il truffato non denuncia, per la vergogna di esserci cascato.

Sperando di essere stati d’aiuto.

redazione at butac punto it​

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