Il precursore del glutatione – Immunocal
Non c’è nessuna legge che vieta di vendere integratori; il problema sovviene quando vengono pubblicizzati con toni da prodotto farmaceutico, ed è quello che succede con il prodotto di cui andiamo a parlare oggi, l’Immunocal® dell’azienda canadese (ma con sede in Texas) Immunotec.
Tutto nasce dalla segnalazione di un lettore, preoccupato perché una persona a lui cara rischiava di diventare promoter del prodotto: segno che Immunocal® comincia a essere spinto anche in Italia. Per questo abbiamo pensato di fare cosa utile a tutti scrivendo una scheda su qualcosa che da noi non è ancora “esploso”, ma che potrebbe arrivare presto.
Cos’è Immunocal®
Immunocal® è un integratore alimentare, che viene proposto con questo claim:
Immunocal® è una proteina naturale del siero del latte con cisteina consolidata®. Contiene il valore biologico più elevato tra le proteine commestibili. La sua capacità di aumentare i livelli di glutatione è stata clinicamente dimostrata.* Il glutatione è fondamentale per rifornire il sistema immunitario, ridurre l’ossidazione, fornire energia alle cellule e disintossicare il corpo.
In parole povere: polvere proteica concentrata con un contenuto relativamente alto di cisteina, un amminoacido che il nostro organismo usa per produrre glutatione. Una confezione da 30 dosi costa 118 euro (ma “abbonandosi” ci dicono che si risparmia un 25%). Non esattamente economico per quella che, a livello nutrizionale, è una proteina del siero.
Siamo inclusi nel PDR (e quindi?)
Nella pagina dedicata agli studi su cui si baserebbe quest’integratore la prima cosa che ci viene detta è che:
Immunotec è inclusa nel Physician’s Desk Reference (PDR) americano e nel Canadian Compendium of Pharmaceuticals and Specialties. Ci affidiamo alla ricerca scientifica per offrire ai nostri clienti prodotti innovativi che si prendono cura della loro salute. Abbiamo investito più di 25 milioni di dollari nella ricerca scientifica.
Cosa è il Physician’s Desk Reference? Ce lo spiega PubMed:
Il PDR è una raccolta di informazioni scritte e illustrate, fornita e finanziata dalle case farmaceutiche. Il materiale scritto per un determinato farmaco è una raccolta di dati e raccomandazioni identici a quelli presenti nel foglietto illustrativo del farmaco. Il testo e le direttive inclusi in questi foglietti illustrativi (e quindi nel PDR) rappresentano informazioni che le aziende farmaceutiche sono autorizzate a presentare dopo la discussione e l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA) di Rockville, nel Maryland. Il PDR è quindi un progetto negoziato tra aziende commerciali e autorità di regolamentazione governative.
Sembra impressionante, ma il PDR non è un database indipendente: è una raccolta di informazioni fornite e finanziate dalle aziende stesse. È, in sostanza, un bugiardino “negoziato” con l’FDA, non un sigillo di efficacia clinica. Lo stesso vale per il compendio canadese. Curioso che, nella pagina in cui dovrebbero mostrarci studi super partes sull’efficacia del prodotto, come prima cosa ci dicano che sono autorizzati a venderlo, spacciandolo come un risultato speciale.
Non esattamente il gold standard della ricerca scientifica.
85 studi pubblicati, 23 in doppio cieco!
Più di 85 studi pubblicati, 23 studi di riferimento in doppio cieco e 79 brevetti internazionali
Il fatto che esistano 85 studi pubblicati non significa che il prodotto sia in qualche modo efficace come sostenuto dai claim, ma solo che sono state finanziate 85 ricerche, spesso piccole, sponsorizzate e su parametri intermedi. La ricerca sul glutatione è cominciata ben prima che nascesse Immunotec, e le vere scoperte in tal senso si devono a centri accademici indipendenti in tutto il mondo.
Autismo e “miglioramenti comportamentali”
Una delle affermazioni che ho trovato più delicata (e pericolosa) è quella che riguarda i bambini nello spettro autistico. Sul sito italiano si legge che i bambini:
…hanno mostrato miglioramenti significativi nelle loro funzioni comportamentali quando hanno assunto Immunocal®.
Lo studio a cui fanno riferimento è stato pubblicato nel 2021 su Frontiers in Psychiatry, si intitola “Improving Antioxidant Capacity in Children With Autism: A Randomized, Double-Blind Controlled Study With Cysteine-Rich Whey Protein” e si basa su l’osservazione di 90 giorni su 40 bambini con autismo su cui era stata usata una proteina del siero ricca di cisteina.
I risultati dello studio parlano di:
- lieve aumento dei livelli di glutatione nel sangue
- miglioramenti statistici in alcuni domini comportamentali, ma non tutti
Perché lo studio venisse pubblicato ci sono voluti dieci anni dalla fine dell’osservazione, il campione scelto era decisamente ridotto, e infine lo studio era chiaramente sponsorizzato. Gli stessi autori nelle conclusioni riportano molto chiaramente che:
…servono studi più ampi per confermare…
Non ci risulta che ne siano stati fatti, né che siano in programma.
Quante bandierine rosse.
Combatte tantissime patologie
Sempre sul sito italiano ci spiegano che l’uso di Immunocal® può aiutare a combattere tantissime patologie, ma quali studi a dimostrazione di ciò? Nessuno. Si tratta di un’affermazione che si basa sulla nozione che in certe patologie si osserva una carenza di glutatione, e quindi – se ne deduce – un integratore che ne aumenti i livelli potrà combattere queste patologie. Ma è un salto logico immenso: correlazione ≠ causalità. Il fatto che ci sia questa carenza non significa automaticamente che integrare il glutatione cambi l’andamento della malattia. Affermarlo con questa certezza è un errore. A oggi non esistono prove solide che Immunocal migliori nessuna di queste condizioni cliniche.
Anzi: affermazioni così ampie, senza basi cliniche concrete, possono violare la normativa sulla pubblicità sanitaria. In Italia, infatti:
La pubblicità informativa sanitaria non deve contenere elementi di carattere attrattivo e suggestivo. La legge stabilisce la netta distinzione fra pubblicità commerciale e informazione sanitaria.
Citando gli artt. 55-57 del Codice di Deontologia medica, la violazione può comportare anche sanzioni disciplinari.
Concludendo
Sia chiaro, Immunocal® è un integratore vero, con della ricerca alle spalle, ma viene venduto con un’aura scientifica come se fosse un farmaco, cosa che non è. Il motivo ovviamente è alzare il prezzo di vendita il più possibile. Se domani vi propongono di diventare “rappresentanti Immunocal”, ricordatevi: il confine tra divulgazione e marketing, in casi così, è già stato ampiamente superato.
redazione at butac punto it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!
Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.
BUTAC vi aspetta anche su Telegram con il canale con tutti gli aggiornamenti e il gruppo di discussione, segnalazione e quattro chiacchiere con la nostra community.
L’articolo Il precursore del glutatione – Immunocal proviene da Butac – Bufale Un Tanto Al Chilo.

