La piscina svizzera e il razzismo dei boomer

E continua il nostro viaggio nella disinformazione che ripercorre le stesse tappe di una decina d’anni fa: migranti, radicalizzazione, polarizzazione.

Oggi una segnalazione ci ha portato a una notizia raccontata da alcuni siti e pagine Facebook vicini ai movimenti sovranisti e populisti, siti nati per disinformare quella parte di popolazione troppo pigra per fare la benché minima verifica. Il titolo che andremo a trattare:

Piscina invasa dai Maranza? In questa cittadina hanno risolto il problema alla fonte: ingresso riservato ai residenti fino alla fine dell’estate

Titolo che fa credere al lettore sprovveduto che una piscina abbia messo un cartello di divieto d’ingresso ai “maranza”. Ma quando si va a cercare di verificare la notizia si scopre che la suddetta piscina, situata in una piccola località svizzera al confine con la Francia, si è limitata a vietare l’accesso agli stranieri che non risiedono in Paese o che non soggiornano nelle strutture turistiche della zona per evitare sovraffollamenti. Come spiegato su Watson, testata online svizzera:

…le autorità di Porrentruy vietano ai cittadini francesi provenienti dalla vicina Francia di entrare nella loro piscina. Non a tutti, come possiamo vedere, dato che i lavoratori transfrontalieri francesi (“titolari di un permesso di lavoro svizzero valido”) possono venire con le loro famiglie, ha dichiarato a Watson Lionel Maitre, responsabile delle politiche per il tempo libero del SIDP e sindaco di Boncourt. “Non volevamo penalizzare i lavoratori transfrontalieri francesi”, ha spiegato.

…i turisti stranieri di passaggio ad Ajoulot, che soggiornano in un hotel o in un campeggio, possono utilizzare la piscina comunale, a condizione che siano in possesso di una carta vacanze rilasciata dal personale turistico.

Nei tanti articoli che ho letto per documentarmi sulla vicenda si fa specifico riferimento al fatto che una piscina in zona francese è chiusa e che quindi molti ragazzi dalla vicina Francia si sono riversati nella piscina di Porrentruy, facendo sì che fosse troppo affollata per rispondere alle esigenze locali e per evitare i problemi causati da chi è incapace di rispettare certe regole. Nessuno degli articoli fa riferimento a quelli che in Italia vengono chiamati “maranza”, nessuno degli articoli ha gli stessi toni razzisti usati da DC News e dalle tante pagine che ne rilanciano i contenuti.

Il motivo della scelta fatta dalla municipalità non è dato da un’invasione di “maranza”, ma da un tentativo di tutelare chi nella zona risiede o passa le vacanze e limitare l’accesso a chi invece sfruttava la struttura pur venendo da altra zona; sta alle cittadine francesi dotarsi di impianti simili.

Ai razzisti l’argomento delle piscine non piace proprio eh, la prima volta che abbiamo visto articoli simili era il lontano 2014:

redazione at butac punto it

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