Le bombe sulla spiaggia in Crimea
Sotto al nostro articolo sull’empatia che fa comodo al Cremlino è apparso un commento che meritava risposta. Il lettore – da sempre più vicino alla narrativa russa che ai fatti – scriveva:
Oh per bacco, in Crimea hanno bombardato obiettivi militari. Certo, siccome erano Russi allora anche i cossacchi che prendono il sole è un obiettivo militare leggittimo.
Per togliere ogni dubbio metto anche le immagini.
E allega un link a un video da YouTube che, come spesso accade, mostra molto meno di quanto pretende di spiegare:
Lo stesso lettore in passato aveva già commentato e poi cancellato i propri messaggi: per questo di norma evitiamo di rispondere a simili provocazioni. Ma questa volta vale la pena farlo, perché il suo commento è un perfetto esempio di propaganda russa riciclata da utenti (in buona o malafede) che non si preoccupano minimamente di verificare le fonti.
I fatti
Il 23 giugno 2024 frammenti di un missile ATACMS sono caduti sulla costa di Sebastopoli, in Crimea.
Secondo le autorità russe, i detriti avrebbero ucciso 4 o 5 persone e ferito più di 150.
Il racconto delle autorità russe sostiene che missili ucraini fossero stati intercettati sopra la città: quattro sopra Sebastopoli e un quinto direttamente sopra la spiaggia. I frammenti dovuti all’intercettazione sono poi ricaduti sui bagnanti. Tradotto: sono le stesse autorità russe, indirettamente, a smentire la narrativa diffusa online. Non si è trattato di un attacco deliberato ai “cosacchi che prendono il sole”, ma del risultato di uno scontro tra un missile ucraino e un missile russo nel tentativo di difendere una postazione militare nelle vicinanze.
La spiaggia di Uchkuyevka, dove sono caduti i frammenti, si trova infatti nei pressi di un’unità militare che ospita il 160º Battaglione di Genio Navale Separato della Flotta del Mar Nero.
Radio Liberty – sito di informazione filo ucraino – racconta:
Secondo i ricercatori OSINT, l’installazione di difesa aerea che presumibilmente ha respinto l’attacco missilistico era installata su un’altra spiaggia cittadina nell’annessa Sebastopoli, nell’area di Radiogorka.
A cui viene aggiunto un dettaglio ricavato anche dalle testimonianze:.
Nel terzo anno di guerra, l’amministrazione cittadina nominata dal Cremlino ha trascurato di vietare gli assembramenti pubblici in prossimità delle installazioni militari. Tuttavia, anche gli stessi residenti della penisola violano le norme di sicurezza: le autorità ucraine hanno ripetutamente chiesto ai loro concittadini nei territori temporaneamente occupati di tenersi lontani da potenziali obiettivi di combattimento.
Testimonianze riportate anche dalla CNN:
Secondo testimoni oculari sul posto, non c’era alcuna sirena antiaerea che avvisasse dell’attacco. Molti residenti locali hanno anche utilizzato la sezione commenti dei post ufficiali per esprimere il loro disappunto per il fatto che la sirena antiaerea non li avesse avvisati di un attacco imminente.
Concludendo
Non c’è stata nessuna “spiaggia bombardata dagli ucraini cattivi”.
C’è stato un attacco a un obiettivo militare russo, e la tragedia dei civili è avvenuta perché i sistemi di difesa russi hanno intercettato i missili sopra una zona balneare. Insomma, l’Ucraina non ha bombardato i bagnanti: si tratta sempre della solita guerra cominciata da Mosca, una guerra in cui Mosca piazza le sue basi militari – ma non delle sirene antiaeree – accanto agli ombrelloni.
maicolengel at butac punto it
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