Giuli e la supercazzola prematurata con scappellamento a destra

Oggi trattiamo un brevissimo video che circola dal 12 aprile su TikTok. Il video è un botta e risposta a domanda singola tra Christian Nannipieri e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli. Ci è stato segnalato solo ora probabilmente visto che Lucca Comics and Games si avvicina.
Vi riporto la trascrizione completa:
Nannipieri: La cultura è da sempre appannaggio della sinistra, con lei al ministero della cultura che cosa cambierà?
Giuli: Intanto dobbiamo dare una notizia ai nostri amici: la sinistra e la cultura hanno divorziato da diverso tempo, perché la sinistra non rappresenta più un’egemonia culturale e strutturata, ma semplicemente una serie di rendite in luoghi dove il consenso è scomparso.
Quindi noi, oggi, come destra di governo, abbiamo la possibilità di agire in un campo aperto, libero. E la nostra forza, la nostra identità, la nostra valorizzazione delle radici culturali dell’Italia — basta pensare al lavoro che sta facendo Lucca, e che stiamo facendo con Lucca Comics — è già un elemento che testimonia il fatto che, in questo momento, chi ha una visione del mondo al servizio dei cittadini, della patria, ha una marcia in più, una possibilità in più.
Assolutamente.
Come ministro della Cultura devo — dobbiamo — mettere in campo tutte le energie. E voi, che siete molto più giovani di me, dovete essere in grado di raccogliere un testimone culturale che noi stiamo creando, perché il senso della cultura, quando viene da destra, è far vivere le radici e tramandare la nostra identità. Per tutti.
La speranza che ho è che non serva scrivere nulla: basta leggere la risposta per rendersi conto di essere di fronte non a un’amministratore della cosa pubblica, ma a un politico di parte che non si rende conto di rappresentare il Paese intero e non solo la fazione che gli ha permesso di ricoprire quel ruolo. Se togliamo i giri di parole, le iperboli, le autocelebrazioni sfruttate per allungare il brodo il ministro in parole povere ha detto:
La sinistra non ha più l’egemonia culturale in Italia.
La destra ora ha l’opportunità di costruire una nuova proposta culturale, fondata su identità, radici, patria e tradizione.
Eventi come Lucca Comics sarebbero la dimostrazione di questo cambio di paradigma.
I giovani devono raccogliere il testimone di questa nuova cultura di destra, che punta a tramandare l’identità nazionale.
Che andrebbe bene se fosse una parte del programma del partito, meno bene se è l’intento di uno che presiede un Ministero. Perché vedete, capisco non sia chiaro a tutti, ma una volta eletti i ministri rappresentano il Paese intero, non solo quella parte che li ha votati; vale a destra come a sinistra. Purtroppo in Italia vige il tifo, e una volta eletti sono tanti i politici che si mettono a fare “i capi”, denigrando gli avversari. Probabilmente è uno dei motivi per cui il nostro Paese non cresce, non si evolve: perché tutti, a destra come a sinistra, faticano a rendersi conto che vincere le elezioni è come aver passato un colloquio di lavoro, non come aver vinto l’Oscar.
E il lavoro da fare è quello di amministrare il Paese intero, non la parte che ci ha votato, che si tratti di cultura, infrastrutture o mobilità.
redazione at butac punto it
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