Israele si prenderà cura delle monarchie del Golfo

Infine, la “democrazia” (di Israele e del Mossad) sta arrivando nel Golfo Persico.

Israele ha annunciato piani per schierare un sistema di difesa missilistica congiunta nel Golfo Persico come parte di uno sforzo coordinato con le monarchie alleate degli Stati Uniti e di Israele per scoraggiare l’Iran.

L’idea è stata annunciata a livello ufficiale dal capo dell’Organizzazione israeliana per la difesa missilistica, che fa parte del ministero della Difesa. Moshe Patel ha detto che “in futuro” Israele è pronto a dispiegare i propri sistemi e a sincronizzarli con sistemi comparabili impiegati dalle monarchie del Golfo.

“Da un punto di vista ingegneristico, ovviamente ci sono molti vantaggi. Queste informazioni possono essere condivise, come sensori che possono essere schierati in entrambi i paesi perché abbiamo gli stessi nemici “, ha affermato Patel.

Il piano annunciato è una logica continuazione dei recenti risultati diplomatici dell’amministrazione Trump, che aveva finalmente costretto diversi partner regionali statunitensi ad accettare una normalizzazione formale con Israele. Per anni, gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e altri hanno collaborato silenziosamente con Israele nei campi della sicurezza, dell’intelligence e dell’esercito.
Ora, quando le tensioni tra l’Asse di resistenza iraniano e il blocco guidato da Israele e Stati Uniti sono in aumento, Washington ha finalmente costretto i suoi alleati ad accettare la realtà esistente e persino ad espandere la cooperazione esistente con il pretesto di combattere la cosiddetta Minaccia iraniana. L’intesa fra sionisti e arabi wahabiti del Golfo è sempre più stretta e manifesta.

Intesa fra Israele e monarchie wahabite

I prossimi mesi porteranno probabilmente a ulteriori rivelazioni sulla realtà della moderna politica diplomatica e di sicurezza in Medio Oriente, con la leadership israeliana che occupa il posto di guida nella politica delle monarchie del Golfo. Il vecchio progetto sionista della “Grande Israele”, guida per tutte le nazioni, diventa sempre più concreto (n.d.r.).

L’incapacità, e in alcuni casi la riluttanza, dell’attuale formato dell’alleanza anti-iraniana guidata dagli Stati Uniti a raggiungere il suo obiettivo principale – distruggere l’attuale regime politico in Iran – sotto la guida di Trump non significa che questi piani cesseranno quando Il signor Trump lascerà l’incarico. Al contrario, Tel Aviv sta ancora una volta assumendo un ruolo guida nella loro attuazione. È probabile che la posizione proattiva di Israele nelle condizioni attuali sarà volta a prevenire l’ammorbidimento della politica statunitense sulla questione iraniana sotto l’imminente amministrazione democratica alla Casa Bianca.

Israele allestisce difese contro i missili ell’Asse della Resistenza (Hezbollah, Iran, Siria)

Israele è interessato a creare tali condizioni nella regione che non lascerebbero altra opzione per gli Stati Uniti, se non continuare il corso esistente verso un ulteriore confronto con l’Iran.

Nota: Poche o nessuna possibilità che l’Amministrazione Biden possa correggere la linea dura di Trump e ritornare ad una sorta di accordo sul nucleare con l’Iran. Israele non lo permetterebbe a costo di ordinare al Mossad nuovi omicidi mirati. La linea intransigente prevale e tutto potrà succedere nel Golfo, incluso un conflitto allargato.

Fonte: South Front

Traduzione e note: Luciano Lago

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