Extinction Rebellion – Un movimento rabbioso e invidioso che non ha studiato la storia (approvato da governi e social media)

Extinction Rebellion – Un movimento rabbioso e invidioso che non ha studiato la storia (approvato da governi e social media)

“QUESTA È UN ‘EMERGENZA. La vita sulla Terra è in crisi. Il nostro clima sta cambiando più velocemente di quanto previsto dagli scienziati e la posta in gioco è alta. Perdita di biodiversità. Raccolti scarsi. Collasso sociale ed ecologico. Estinzione di massa. Stiamo esaurendo il tempo e i nostri governi non sono riusciti ad agire. Extinction Rebellion è stata costituita per risolvere questo problema”.

Questa previsione catastrofica assale il lettore quando visitia https://rebellion.global.

Fino al XX secolo visioni così orribili, inquietanti e tetre sono state evocate da individui che l’uomo moderno è incline a chiamare fanatici religiosi, fondamentalisti religiosi o – più scientificamente – squilibrati mentali. È come nel Medioevo, irto di predicatori itineranti, che avrebbero spaventato a morte i loro ascoltatori, invitandoli a pentirsi e a sistemare le loro vite. Non è affatto diverso da oggi. I moralizzatori di oggi hanno semplicemente cambiato la religione. Non è più l’inferno immaginario – la morte spirituale – ma l’estinzione di ogni vita; non è più salvezza eterna ma la comoda esistenza qui e ora; non è più Satana e i suoi diavoli ma la tecnologia e i governi; non è più Dio e i suoi angeli, ma l’umanità nelle sue molteplici manifestazioni come “etnia, razza, classe, genere, identità di genere, genere percepito, sessualità, età, reddito, capacità, istruzione, aspetto, stato di immigrazione, credo o non credo”; non è più peccato morale ma inquinamento dell’ambiente; non più vita virtuosa ma vita dedicata all’ecologia; non più l’ira di Dio, ma l’ira della natura; non più Madre di Dio ma Madre Terra.

I crociati del 21° secolo, che operano in 75 paesi e formano 568 gruppi locali presenti su Instagram, Twitter, Facebook e YouTube, chiedono in modo aggressivo ai governi:

  1. DI DIRE LA VERITÀ ovvero dichiarare un’emergenza climatica ed ecologica;
  2. DI AGIRE ORA, ovvero arrestare la perdita di biodiversità e ridurre le emissioni di gas serra a zero entro il 2025; e
  3. DI ANDARE OLTRE LA POLITICA, ovvero creare ed essere guidati dalle decisioni di un’Assemblea dei cittadini sul clima e sulla giustizia ecologica.

Whoooooo!

Zero emissioni nette di gas serra in soli quattro anni! Clima e giustizia ecologica! Cosa significa quest’ultimo punto? Un’equa distribuzione delle precipitazioni e dell temperature in tutto il mondo? Wow!

Quando leggiamo di più, apprendiamo che la strategia del movimento XR mira a salvaguardare “un mondo adatto alle prossime 7 generazioni in cui vivere”. Una domanda abbastanza modesta. Perché sette in primo luogo? Perché solo sette? Da dove il numero? Ha qualcosa a che fare con la numerologia?

“Lo sviluppo dell’ecosistema riunisce diversi movimenti per lavorare in modo autonomo e collettivo attorno a un punto di leva focale. Attraverso la nostra rete e il nostro portafoglio, identifichiamo movimenti emergenti ed efficaci per aumentare la visibilità dei movimenti, incoraggiare la collaborazione e connettere finanziatori, movimenti e stakeholder più ampi”

(da https://www.climate2025.org/).

Tutto è sommerso da un amore travolgente – per non dire nauseabondo – che permette agli attivisti di XR di “abbracciare il cambiamento che crea unità nella diversità (…) per rimettere a posto le relazioni (…) [per] evitare le trappole interpersonali (…) essere compassionevoli quando vengono commessi errori (…) [per] cercare modi per connettersi e capire (…) ascoltare quelli di noi che provengono da gruppi le cui voci tendono a essere messe a tacere”.

Whoooooo!

Il chiacchiericcio del movimento XR

Se sei abbastanza determinato da leggere queste e simili eiaculazioni, puoi raccogliere qualche informazione illuminante qua e là. Eccole.

[1] Il movimento Extinction Rebellion è fiducioso nella sua capacità di cambiare il futuro. Citano esperti i quali sostengono che è sufficiente che ci sia il 3,5% dei membri impegnati di una società per farsi carico del corso della storia.

[2] Questo 3,5% sarà organizzato in assemblee di cittadini (un tempo alle latitudini nord-orientali tali strutture erano conosciute come soviet che significa consigli) che si occupano di disobbedienza civile – cioè atti di occupazione di strade, blocco di ponti, interruzione di attività e interrompere creativamente il lavoro delle banche che finanziano la crisi climatica, tutto questo unito a “cerimonie e preghiere – il tutto nel tentativo di catturare l’attenzione del governo e dei media.

[3] Le assemblee dei cittadini costituiranno una democrazia partecipativa in cui le decisioni saranno prese collettivamente. Un’assemblea come quella potrebbe comprendere “una madre di tre figli dell’est del paese, uno studente universitario adolescente di un gruppo di minoranza etnica e un ufficiale di polizia in pensione del nord” che “delibera e consegna le sue raccomandazioni al governo”.

[4] L’attuale sistema tossico(!) con la sua gerarchia di – sì, hai indovinato! – razza, classe, genere, sessualità, ecc… devono essere sfidati e “distrutti” perché un mondo del genere è profondamente ingiusto e non sicuro per “quelli che sono in basso in queste gerarchie poiche’ per essere “sicuro per tutti, deve essere sicuro per i più emarginati”, motivo per cui gli attivisti di XR “mirano a vivere in un mondo in cui queste gerarchie non esistono più”.

[5] Il movimento XR denuncia – sorpresa, sorpresa! – il“comportamento discriminatorio, il linguaggio o comportamento che mostra dominazione razziale, sessismo, antisemitismo, islamofobia, omofobia, discriminazione di classe, pregiudizio sull’età e tutte le altre forme di oppressione”. Vogliono “assicurarsi che tutti abbiano una voce e un’influenza”.

[6] Il mondo dei sogni di XR sarà un “mondo sano e bello, dove l’individualità e la creatività sono supportate e dove le persone lavorano insieme, risolvendo problemi e trovando un significato, con coraggio, potere e amore”.

Cosa ne ricaviamo?

[1] Il movimento XR si presenta come anti-governativo, ma non lo è. Tutti i governi sono servizievoli e obbedienti nei loro rapporti con XR e includono la maggior parte delle suddette richieste nei loro programmi politici. Ministri e Primi Ministri ascoltano obbedientemente e docilmente Greta Thunberg. Le organizzazioni anti-governative sono organizzazioni patriottiche o di identità bianca. Se iniziano l’azione, i governi intervengono con tutta la durezza, li reprimono e risolvono il problema una volta per tutte. A proposito, i movimenti di identità patriottica o bianca sono banditi da Instagram, Twitter, Facebook e YouTube. Al contrario, i movimenti XR sono tollerati e desiderati, data la buona stampa e la pubblicità. Sono oltre ogni ombra di dubbio sotto il controllo di qualcuno.

[2] Gli obiettivi che XR proclama sono politici in tutto e per tutto e assomigliano a un manifesto comunista: è parte del sottoproletariato pieno di invidia e odio, rabbia e confusione, alla ricerca di un significato nella vita, con poca o nessuna educazione.

[3] I membri e i seguaci di XR sono individui deboli di mente che sognano un mondo ideale. La storia ha conosciuto centinaia di progetti simili e le loro disastrose implementazioni, ma poiché gli attivisti di XR non hanno studiato la sotia, non sanno a cosa stanno andando incontro.

[4] Il movimento XR è uno dei tre arieti con cui la civiltà occidentale dell’uomo bianco viene smantellata, fatta a pezzi. Gli altri arieti sono il gender mainstreaming (l’incessante moltiplicazione dei sessi ribattezzata gender e la propaganda della mutevolezza del sesso biologico) e l’antirazzismo (l’affermazione che non ci sono razze e tuttavia che l’uomo bianco e’ razzista di default ).

Fonte

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