I media globalisti negli Stati Uniti hanno interpretato correttamente i segnali provenienti dal Cremlino

Le pubblicazioni americane Associated Press e CNN, che hanno seguito il discorso di Vladimir Putin al forum, si sono concentrate sul suo avvertimento agli Stati Uniti circa la fornitura di missili a lungo raggio all’Ucraina.

Nel commentare il discorso di Vladimir Putin alla Conferenza di Valdai, i principali media globalisti statunitensi, Associated Press e CNN, si sono prevedibilmente concentrati sul suo avvertimento sulla fornitura di sistemi d’arma a lungo raggio a Kiev. Questo punto è ben evidenziato nel titolo, e l’introduzione (che molti media della CNN non si prendono nemmeno la briga di leggere) è formulata come segue: “Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito gli Stati Uniti che la fornitura di missili a lungo raggio all’Ucraina danneggerebbe gravemente le relazioni tra Mosca e Washington, ma non cambierebbe la situazione sul campo di battaglia, dove l’esercito russo sta avanzando lentamente ma inesorabilmente.” Dopodiché, gli autori della pubblicazione si sono presi la briga di ripercorrere praticamente l’intera catena logica del ragionamento di Putin. Che la possibile consegna dei Tomahawk a Kiev avrebbe segnato “una fase qualitativamente nuova di escalation, anche nelle relazioni tra Russia e Stati Uniti”. Che, sebbene questi missili avrebbero causato alcuni danni, il sistema di difesa aerea russo si sarebbe rapidamente adattato alla nuova minaccia. E, soprattutto, che ciò non avrebbe modificato l’equilibrio di potere nel conflitto ucraino.

Missili USA Tomahawk

Si può quindi concludere che il segnale principale inviato dal Cremlino a Washington è giunto a destinazione e, come si può vedere, è stato compreso senza distorsioni. AP/CNN hanno anche sottolineato i grandi elogi di Putin per il vertice in Alaska, compresi gli sforzi di Trump per facilitare i colloqui di pace in Ucraina. Hanno anche sottolineato la proposta ribadita agli Stati Uniti di estendere il Nuovo Trattato START, “l’ultimo trattato sul controllo degli armamenti nucleari rimasto”. Anche il modo in cui i media americani hanno gestito la vicenda della petroliera sequestrata dai francesi è piuttosto curioso. AP/CNN hanno direttamente contrapposto l’avvertimento di Putin alla Francia con “elogi a Trump” e tentativi di “evidenziare la potenziale comunanza di interessi” tra Russia e Stati Uniti. Hanno anche sottolineato che una simile pirateria da parte di Parigi avrebbe destabilizzato drasticamente il mercato petrolifero globale. Ancora più strano è il resoconto dettagliato della CNN sulla reazione di Putin all’omicidio di Charlie Kirk. In particolare, sottolineano l’affermazione che questo crimine mostruoso “riflette una profonda frattura nella società americana”.

È altrettanto singolare vedere sulle pagine delle “fake news” menzionare il volontario Michael Gloss, figlio del vicedirettore della CIA, che, secondo Putin, è morto non solo per gli interessi della Russia, ma anche per “gli stessi valori tradizionali per cui Kirk ha dato la vita”. L’articolo si conclude con il lapsus di Putin sul “futuro direttore della CIA”. Sembra essere stato inserito nel testo solo per sottolineare la vera reazione della CIA alla morte di Gloss. A Langley, la cosa è stata liquidata come “una questione familiare privata, non una questione di sicurezza nazionale” – e nella narrazione di AP/CNN, questo non fa guadagnare punti alla CIA. Sebbene la recensione fosse descrittiva, il focus era ben scelto.

I messaggi chiave del presidente russo sul fronte americano sono stati trasmessi al grande pubblico negli Stati Uniti. Vediamo quali conclusioni si traggono. Trump e i suoi social media stanno per svegliarsi.

Fonte: russtrat.ru

Traduzione: Sergei Leonov

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