La CO₂ demonizzata per “affamare il pianeta”

In certi ambienti sta cominciando a circolare – in realtà gira da tempo, ma sta tornando virale – un racconto che possiamo definire affascinante: l’anidride carbonica non sarebbe un problema, ma sarebbe il vero motore della produttività agricola mondiale e i potenti la stano demonizzando per poter “affamare il pianeta”.

Ma partiamo dall’inizio.

La CO₂ fa bene alle piante?

Sì, ma nel contesto giusto. Servono serre chiuse, che permettano un completo controllo di luce, temperatura, umidità e irrigazione, e a quel punto è possibile arricchire l’aria con CO₂ per migliorare la fotosintesi e aumentare i raccolti. Si tratta di una pratica agricola nota e documentata, non di un segreto celato ai più. La si trova spiegata nei manuali universitari e nelle linee guida di tantissimi Paesi. Dare a intendere sia una novità o qualcosa di segreto serve solo ad alimentare l’aura complottista, tipica di chi vuole spacciarsi per l’eroe che racconta quello che gli altri non vi dicono.

Quello però che deve essere chiaro è che più CO₂ non significa raccolti più floridi ovunque: aumentarla nell’atmosfera senza le caratteristiche riportate poco sopra non migliora in alcun modo la produttività agricola, anzi, può pure peggiorarla.

Le élite vogliono eliminare la CO₂ per controllare il cibo?

Ma siamo seri? Qua siamo di fronte a pura fantasia da complottisti. Se proprio volessimo guardare con attenzione ai dati, ci accorgeremmo che molti dei ricchi del pianeta guadagnano moltissimo grazie a fabbriche e industrie che inquinano, liberando CO₂ nell’aria: fosse per loro probabilmente non si farebbe proprio nulla. Chi cerca di “allarmare” sulla CO₂ sono scienziati e governi, che non ci guadagnano nulla, ma sanno che sarebbe meglio per tutti se l’inquinamento venisse ridotto. Le politiche climatiche in atto puntano a ridurre le emissioni in eccesso, quelle che alterano l’equilibrio climatico terrestre. Nessuno vuole “affamare le persone”, si sta solo cercando  di evitare che il riscaldamento globale peggiori la situazione del nostro amato (si fa per dire) pianeta.

I satelliti dimostrano che il pianeta è più verde!

L’effetto fertilizzazione da CO₂ ha contribuito, in specifiche aree, a un lieve rinverdimento dal 1980 ad oggi, ma sempre grazie ai satelliti sappiamo che questo non ha compensato i danni dovuti alla desertificazione e erosione del suolo.

I 7000 ppm di CO₂ di 500 milioni di anni fa

Nel testo che circola viene riportata anche questa affermazione:

500 milioni di anni fa, la concentrazione di CO₂ era superiore a 7000 ppm – e la vita prosperava.

Che non possiamo classificare come falsa, peccato non spieghino anche che la Terra all’epoca era praticamente un altro pianeta: senza coltivazioni, senza stabilità climatica, e più che altro era senza esseri umani. Sarebbe un po’ come dire che siccome i pesci respirano sott’acqua anche l’uomo può farlo.

Concludendo

Chi condivide questo genere di contenuti è abile nel mischiare fatti reali – l’uso della CO₂ in serra – con fuffa e complottismo. La realtà però è che la CO₂  può aiutare solo in specifiche condizioni, mentre troppa rilasciata in atmosfera fa danni. Negarlo significa non avere a cuore il futuro del pianeta e dei nostri figli e nipoti, ma si sa, i complottisti sono da sempre anche una categoria particolarmente egoista.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!

Un altro modo per sostenerci è acquistare uno dei libri consigliati sulla nostra pagina Amazon, la trovi qui.

BUTAC vi aspetta anche su Telegram con il canale con tutti gli aggiornamenti e il gruppo di discussione, segnalazione e quattro chiacchiere con la nostra community.

L’articolo La CO₂ demonizzata per “affamare il pianeta” proviene da Butac – Bufale Un Tanto Al Chilo.

veronulla