“L’Esercito di occupazione” israeliano riconosce la perdita di controllo sulle aree al confine con Gaza… e la fiducia dei coloni si sta sgretolando.

Mentre si parla del fallimento dell’”esercito” di occupazione nell’affrontare la resistenza palestinese nell’epopea del “Tempesta di Al-Aqsa”, le forze israeliane stanno perdendo la fiducia dei coloni e il loro controllo sulle aree adiacenti alla Striscia di Gaza.
Un portavoce dell’esercito di occupazione israeliano ha riconosciuto, in un’intervista alla rete americana CNN, che Israele non controlla le aree adiacenti alla Striscia di Gaza.
Mentre i combattimenti continuano nel sud, dopo che il gabinetto di sicurezza politica ha approvato lo stato di guerra, Israele cerca di riprendersi dall’“attacco a sorpresa mortale” sferrato dalla resistenza palestinese sabato mattina scorso, come confermato dal quotidiano israeliano “ Maariv”.

Con un gran numero di combattenti della resistenza che hanno preso il controllo degli insediamenti intorno alla Striscia di Gaza, come parte dell’epopea del “Diluvio di Al-Aqsa”, i media israeliani hanno riconosciuto diversi risultati delle Brigate Al-Qassam, come combattenti della resistenza palestinese, sotto il comando di copertura di bombardamenti missilistici, infiltrazioni in “20 insediamenti e 11 campi” e una base “esercito” israeliana.

Inoltre, i combattenti della resistenza nella Striscia di Gaza sono riusciti a sfondare la barriera di separazione in 80 punti, e i media israeliani stimano che tra gli 800 e i 1.000 combattenti palestinesi abbiano sfondato la recinzione.

Alla luce del deterioramento della situazione dell’esercito di occupazione nelle zone adiacenti alla Striscia di Gaza, l’ex portavoce dell’esercito israeliano, Ronen Menelis, ha confermato che “ciò che preoccupa l’esercito è il fallimento nel riuscire a ritornare alla recinzione”, con più di 30 brecce dal mare alla recinzione , cosa che impedisce all’“esercito” di oltrepassare e “affrontare gli eventi” all’interno del territorio.

Allo stesso modo, il sito web israeliano “Walah” ha sottolineato la “perdita” che sta subendo l’”esercito” di occupazione, mentre il quotidiano “Haaretz” ha discusso una serie di fallimenti subiti dall’”esercito” di fronte alla resistenza palestinese, compreso il non avere un numero sufficiente di soldati nella Striscia di Gaza, e la difficoltà di trasportare le forze nelle aree delle operazioni, che li ha costretti a cercare l’aiuto delle loro famiglie per trasferirsi.

Gaza Bombardata

Poiché l’”esercito” di occupazione soffriva di scarsità numerica, sono stati chiamati 300.000 soldati di riserva, in un momento in cui la crisi delle riserve ha provocato un “terremoto” all’interno dell’istituzione militare.

Per quanto riguarda i soldati di riserva, un giornalista del canale israeliano 13 ha detto: “Il suo telefono era pieno di messaggi di coloro che erano venuti per il servizio di leva e avevano scoperto che non erano presenti le attrezzature di base”.

Nonostante le minacce lanciate dall’occupazione, in “Israele” prevalgono i discorsi su un fallimento catastrofico, che il quotidiano “Yedioth Ahronoth” ha descritto come “il fallimento dell’ottobre 2023”, paragonandolo alla guerra dell’ottobre 1973, precedentemente descritta come “shock continuo e ferita profonda”.

I media israeliani si sono chiesti: “Alla luce della carenza logistica, come all’inizio della guerra dello Yom Kippur e della seconda guerra del Libano, dove vanno i soldi dell’esercito?”, sottolineando che l’affermazione che “le scorte di emergenza dell’esercito sono piene è un’affermazione di menzogna palese.”

I media israeliani hanno invitato i leader di “Israele” e del suo “esercito” a sottolineare che “non osano entrare nella Striscia di Gaza, alla luce dell’attuale situazione dei combattenti e del supporto logistico”.

Di fronte a questa situazione, i media dell’occupazione concludono che “Israele sta intraprendendo una lunga battaglia a Gaza, che si estenderà per più di settimane”, come ha confermato Alon Ben David, analista di affari militari per il canale israeliano 13.

Battaglia contro Israele, prodotto di decenni di massacri e apartheid”
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Al-Maliki: Israele sta uccidendo tutti i palestinesi a Gaza
Il ministro degli Esteri palestinese Riad al-Maliki ha denunciato che il regime israeliano sta uccidendo tutti i palestinesi nella Striscia di Gaza.

Dobbiamo fermare “l’attuale aggressione israeliana contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza e impedire che la macchina da guerra israeliana continui a distruggere e uccidere ogni palestinese a Gaza”, ha riferito domenica in una dichiarazione il ministero degli Esteri palestinese.

Fonti: Al Mayadeen- Hispan Tv

Traduzione: Fadi Haddad

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