La zarina della disinformazione di Biden chiede il potere di modificare i tweet di altre persone

La zarina della disinformazione di Biden chiede il potere di modificare i tweet di altre persone

Vuole trasformare Twitter in Wikipedia.

In un videoclip appena rilasciato, la zarina della disinformazione di Biden, Nina Jankowicz, chiede che a “persone verificate affidabili” come lei sia dato il potere di modificare i tweet di altre persone, rendendo Twitter più simile a Wikipedia.

Sì davvero.

Affermando che era “idonea perché è un utente verificato”, la Jankowicz si è poi lamentata del fatto che ci sono persone su Twitter con opinioni diverse da lei e che sono verificate, una cosa non accettabile perchè “non sono affidabili”.

“Quindi le persone verificate possono essenzialmente iniziare a modificare Twitter nello stesso modo in cui si fa con Wikipedia in modo da poter aggiungere contesto a determinati tweet”, ha affermato la Jankowicz.

Ha poi fornito l’esempio, che ha affermato essere apolitico, del presidente Trump che ha twittato sulla frode delle elezioni.

“Qualcuno potrebbe aggiungere un contesto a una delle 60 cause legali che sono state presentate in tribunale o qualcosa che ha detto un funzionario elettorale in uno degli stati, forse il tuo Segretario di Stato e le sue conferenze stampa, qualcosa del genere”, ha detto Jankowicz.

“Aggiungere contesto in modo che le persone abbiano un’immagine più completa piuttosto che una semplice affermazione individuale su un tweet”, ha aggiunto.

Ovviamente, Twitter appone già etichette di avvertimento su tali tweet, ma ora la Jankowicz vuole che i propagandisti approvati dal regime abbiano il potere di inserire la loro narrativa su base individuale.

Nota anche come due degli altri partecipanti alla conversazione indossassero mascherine, nonostante si trattasse di una chiamata Zoom.

Come abbiamo evidenziato in precedenza, a Jankowicz è stato affidato il ruolo di sovrintendere al “Ministero della verità” di Biden, nonostante abbia rivelato che la libertà di parola la fa “rabbrividire”, promuovendo anche la menzogna secondo cui la storia del laptop di Hunter Biden era disinformazione russa.

Jankowicz ha anche citato in modo ridicolo Christopher Steele come un esperto di disinformazione. Steele è stato l’autore del famigerato dossier “peegate” di Trump finanziato dalla campagna Clinton che si è rivelato essere un vero prodotto di disinformazione.

Ma certo…una persona con una comprovata esperienza nel promuovere la disinformazione e l’iperpartitismo dovrebbe avere il potere di modificare i tweet con cui non è d’accordo.

Fonte

110522edit1-768x403-1

Neovitruvian

La censura dei social media è sempre più pesante, aiutami a sopravvivere con una donazione

5,00 €

Fai clic qui per acquistare.

veronulla

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com