La coalizione irachena chiede l’immediata espulsione delle truppe americane dal proprio paese

La coalizione Nabni nel parlamento iracheno e gli alti comandanti dei gruppi della Resistenza chiedono al governo di accelerare l’espulsione delle truppe americane dal paese.

Hadi Al-Ameri, capo di questo gruppo parlamentare, ha condannato questa domenica il recente attacco statunitense contro obiettivi nell’ovest del paese arabo, uno dei crimini quotidiani degli Stati Uniti nella regione, ha sottolineato.

Non ci aspettiamo altro che azioni terroristiche da parte degli americani, ha affermato il leader politico, condannando anche la complicità di Washington con i crimini commessi dal regime israeliano contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza.

Al-Ameri ha denunciato che la presenza della coalizione di truppe straniere in Iraq, comandata dagli Stati Uniti, costituisce un male assoluto per il Paese, per questo ha chiesto alle autorità di Baghdad di accelerare la loro espulsione definitiva dal Paese.
Venerdì gli Stati Uniti hanno effettuato una serie di attacchi contro 85 obiettivi in ​​diverse aree dell’Iraq e della Siria, in quella che hanno descritto come una “risposta” all’attacco alla loro base in Siria (al confine con la Giordania), dove sono stati uccisi tre militari statunitensi.

Il leader della coalizione Nabni ha sottolineato che tali azioni di Washington confermano il suo approccio aggressivo contro il popolo iracheno in tutti i settori.

Sabato l’alta leadership politica e militare della nazione araba ha condannato la nuova aggressione statunitense, descrivendola come una violazione della sovranità nazionale che potrebbe avere “ripercussioni disastrose” nella regione.

Base USA in Iraq colpita da forze della resistenza

“Questi attacchi sono considerati una violazione della sovranità irachena, minano gli sforzi del governo iracheno e rappresentano una minaccia che trascinerà l’Iraq e la regione verso conseguenze impreviste, le cui ripercussioni saranno disastrose”, ha spiegato sabato il portavoce delle forze armate Yahya Rasul, in una una dichiarazione ufficiale.

Negli ultimi quattro mesi, i gruppi della Resistenza Irachena hanno intensificato le loro operazioni contro le forze e le basi americane nella regione, a causa del sostegno della Casa Bianca alla guerra genocida del regime israeliano contro Gaza, che ha provocato la morte di oltre 27.000 palestinesi da ottobre. La coalizione irachena chiede l’immediata espulsione delle truppe americane.

Nota: Gli Stati Uniti già da tempo erano stati invitati a lasciare le loro basi di occupazione nel paese ma, con atteggiamento arrogante, non hanno dato seguito agli inviti fatti dal Parlamento iracheno ed hanno anzi potenziato la loro presenza militare. L’Iraq, come la Siria e qualsiasi altro paese, non accettano più l’occupazione americana e chiedono a gran voce il ritiro di tutte le forze straniere dal loro paese.

Fonte: Hispan Tv

Traduzione e nota: Luciano Lago

veronulla

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com