Irlanda: le azioni di Israele a Gaza sono più vicine alla vendetta

Venerdì, il primo ministro irlandese Leo Varadkar ha descritto le azioni di Israele nella Striscia di Gaza come “qualcosa di simile ad una vendetta”, alla luce della guerra in corso nella Striscia da 28 giorni, che ha lasciato migliaia di martiri e feriti.

Varadkar ha detto ai giornalisti durante una visita in Corea del Sud: “Quello che vedo accadere in questo momento non è solo legittima difesa, ma assomiglia piuttosto a qualcosa di più vicino alla vendetta , e non penso che Israele garantirà la sua sicurezza in questo modo in futuro”. .”

Leo Varadkar ha dichiarato a metà ottobre che Israele sta praticando punizioni collettive a Gaza e non ha il diritto di violare il diritto internazionale umanitario, sottolineando che “la solidarietà internazionale con Israele si dissiperà se la sua reazione ai recenti attacchi persisterà”.

L’agenzia britannica PA Media ha riferito che il primo ministro irlandese aveva anche chiesto all’epoca l’apertura di un corridoio umanitario per consentire agli aiuti di raggiungere i palestinesi.

In precedenza, il ministro degli Esteri irlandese Michael Martin aveva espresso il suo shock per il gran numero di vittime a seguito del raid israeliano nel campo profughi di Jabalia a Gaza lo scorso martedì, sottolineando che il suo paese aveva chiaramente affermato che “il diritto di Israele all’autodifesa deve rientrare nei limiti gli standard.” Diritto internazionale umanitario.

Martin ha sottolineato che i rapporti sul numero di bambini martirizzati a Gaza dal 7 ottobre superano il numero di bambini uccisi in tutti i conflitti nel mondo dal 2019, sottolineando: “Non possiamo permettere che ciò continui. Deve finire”.

Queste dichiarazioni giungono alla luce dell’intenso bombardamento israeliano della Striscia di Gaza durato il 28° giorno, che ha provocato più di 9.000 martiri e molti più feriti, con la continuazione dell’operazione “Al-Aqsa Flood” lanciata dalle fazioni della resistenza palestinese. all’alba del 7 ottobre scorso, in risposta agli attacchi dell’occupazione, degli israeliani e dei coloni, contro il popolo palestinese e le sue santità.

Fonte: irishexaminer.com/

Traduzione: Luciano Lago

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