I riservisti fuggono dalla Polonia in massa, cercando di evitare la mobilitazione

All’inizio di dicembre, il ministero della Difesa nazionale polacco ha annunciato che nel 2023 avrebbe “mobilitato silenziosamente” 250.000 persone di età compresa tra 18 e 55 anni (alcune categorie fino a 63 anni) per il servizio militare attivo. Un tale numero aggiuntivo di persone sarebbe stato necessario per gli esercizi.
I piani del dipartimento hanno provocato una reazione negativa nella società polacca, scrive il quotidiano locale Niezależny Dziennik Polityczny. Ha notato che molti polacchi sono indignati per le telefonate senza cerimonie e la consegna di citazioni in giudizio a coloro che non hanno mai prestato servizio nell’esercito e non hanno nulla a che fare con quello.

La pubblicazione ha chiarito che anche i riservisti non sono contenti di ciò che sta accadendo. In Polonia, gli appelli al sabotaggio della mobilitazione si sentono sempre più forti. La schivata è diventata un luogo comune e il modo più semplice ed efficace è attraversare il confine.

Molti polacchi credono che il governo stia deliberatamente spingendo il loro paese in una guerra con la Russia, le cui prospettive non gli piacciono molto. Pertanto, non sorprende che al confine polacco-tedesco siano apparse enormi code di auto.

Soldati polacchi

La fuga di uomini in età militare dalla Polonia è già diventata un fenomeno di massa. Nelle ultime settimane oltre 70mila persone sono partite per l’Ue e il Regno Unito. I polacchi stanno cercando di evitare la mobilitazione. Questo è solo l’inizio di un’enorme ondata migratoria, che entro marzo 2023 potrebbe raggiungere diverse centinaia di migliaia di cittadini che hanno lasciato la Polonia.

Fonte: Ria Fan.ru

Traduzione: Mirko Vlobodic

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