Giuseppe Conte “salva la pelle” ma perde la faccia con il voto dei trasformisti e voltagabbana

Giuseppe Conte “salva la pelle” ma perde la faccia con il voto dei trasformisti e voltagabbana

di Luciano Lago

L’eterna commedia della politica italiana si sta svolgendo questa sera nel Senato della Repubblica con il ritutale del voto di fiducia che vede Conte e i suoi ministri del PD e 5 Stelle mercanteggiare per acquisire qualche voto in più per non far cadere il governo.
A mano di sorprese dell’ultimo minuto, Conte e il suo governo dovrebbe ottenere una risicata maggioranza di voti che gli consentirebbe di proseguire mentre il paese Italia sta andando al collasso.
La classe politica offre il peggio di se, dopo aver dimostrato la propria incompetenza nella gestione di una situazione di emergenza, in buona parte procurata ed ampliata per finalità indicibili.

La sceneggiata di Renzi e dei suoi ministri, fingendo di volere la testa di Conte per causa della sua incompetenza ed inefficenza del suo governo, alla fine si conclude con un voto di astensione per timore di determinare un ritorno alle elezioni che non converrebbe alla sua parte politica.
La finta opposizione si limita a criticare il governo ma si guarda bene di nominare quei poteri forti di Bruxelles, di Francoforte, dei potentati finanziari e delle consorterie massoniche che stanno affossando l’economia italiana e le speranze di un futuro.
Anche dalle opposizioni non viene affrontato il problema essenziale della politica criminale a cui si è dedicato questo governo nell’abolire il diritto al lavoro di intere categorie di cittadini oltre che di affossare il diritto alla studio dei ragazzi italiani, mentre i politici si preoccupano di obbedire ciecamante alle centrali pseudo scientiste e sanitarie che prescrivono confinamento e vaccini di Big Pharma per tutti.
Nel frattempo si organizza la repressione del dissenso e di quelli che disobbediscono alle prescrizioni del governo, ristoratori, titolari di palestre ed esercizi commerciali.
In Italia si prepara un nuovo giro di vite che coinvolgerà molte altre categorie di cittadini, di risparmiatori e di titolari di piccole e medie imprese. Ci racconteranno che “l’Europa ce lo chiede” (per il debito) e imporranno tasse e patrimoniali.

Proteste generali

Il senatore a vita Mario Monti (nominato da Napolitano), esponente della finanza globalista, ha già dichiarato che è preferibile far chiudere le piccole imprese in Italia e cessare con gli aiuti e ristori, ammesso che siano mai arrivati. Questo è il sinistro preavviso di quanto ci aspetta in Italia.
I cittadini italiani devono essere consapevoli che, grazie alla remissività della gran parte della popolazione, manipolate dalla paura e dalla disinformzione dei media, presto sul paese si abbatterà una crisi sociale mai vista in più di 70 anni.
Unica speranza è quella di alcuni tribunali che iniziano a giudicare illegittime le misure di Conte adottate a mezzo di DPCM. Di conseguenza saranno giudicate inapplicabili le sanzioni e i provvedimenti presi dal governo Conte/Di Maio/Speranza.
La speranza non deve spegnersi in un possibile riscatto degli italiani a dispetto dei governi e dei politici venduti che popolano i palazzi romani.

veronulla

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