Forti perdite tra l’Esercito israeliano a Gaza

Israele ammette 10 morti in 24 ore a Gaza, la maggior parte dei quali ufficiali
L’esercito israeliano ha ammesso mercoledì la morte del primo ufficiale di riserva durante i combattimenti nel nord della Striscia di Gaza.

Con questo nuovo calo, il bilancio delle vittime dell’esercito sionista nella Striscia di Gaza è salito a 10 nelle ultime 24 ore.

Pertanto, il numero delle forze di occupazione uccise negli scontri con il Movimento di resistenza islamica palestinese (HAMAS) da quando ha lanciato l’operazione Al-Aqsa Storm il 7 ottobre sale a 408.

Di questo numero totale, 84 corrispondono ai soldati israeliani uccisi dall’inizio dell’offensiva di terra nella Striscia di Gaza.
Israele ha lanciato una guerra genocida contro la Striscia di Gaza come rappresaglia per l’ operazione a sorpresa Al-Aqsa Storm lanciata da Hamas il 7 ottobre in risposta all’escalation di crimini contro il popolo palestinese da parte del regime sionista.

Gli attacchi aerei indiscriminati e le incursioni di terra dell’esercito israeliano a Gaza sono ripresi venerdì dopo una tregua di sette giorni. Questa aggressione criminale ha causato la morte di oltre 16.200 civili, la maggior parte dei quali bambini e donne.

Tuttavia il comando israeliano ha sottovalutato la capacità di resistenza dei gruppi palestinesi che, nascosti tra le macerie delle case distrutte, aspettano l’arrivo delle truppe isreliane e tendono agguati e trappole ai soldati dell’IDF.
Questo procura gravi perdite ai soldati sionisti che sono molto capaci di bombardare la popolazione indifesa nei campi profughi ma hanno grosssi problemi nell’affrontare la guerriglia dei gruppi di resistenza, quelli che escono all’improvviso dai loro nascondigli e colpiscono quando meno il nemico si aspetta il colpo. Un trauma per l’IDF.

Fonte: Hispan TV

Traduzione e nota: Luciano Lago

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