Diritti umani e droghe, universi convergenti

Diritti umani e droghe, universi convergenti
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E’ stato pubblicato il briefing paper di IDPC a cura di Adrià Cots Fernández e Marie Nougier dal titolo “Converging universes: 20 years of human rights and drug policy at the United Nations”. Il documento illustra il recente e progressivo interesse verso le politiche sulle droghe globali del sistema ONU di tutela dei Diritti Umani. Lo potete scaricare qui, mentre di seguito trovate la traduzione della presentazione a cura della redazione di Fuoriluogo.

Negli ultimi anni, lo storico isolamento tra la politica sulle droghe delle Nazioni Unite (ONU) e gli organismi per i diritti umani si è eroso in modo significativo, e con velocità crescente. Le conseguenze sui diritti umani delle politiche sulle droghe sono diventate un argomento inevitabile – anche se conflittuale – nei dibattiti globali sulle politiche sulle droghe e gli organismi per i diritti umani monitorano abitualmente l’impatto di queste.

La crescente convergenza tra i regimi delle Nazioni Unite in materia di diritti umani e di politiche sulle droghe è il risultato di 15 anni di progressi in tutto l’ambiente ONU, con i contributi degli organismi di Ginevra, Vienna e New York che si rafforzano e si incoraggiano a vicenda. La società civile è stata una presenza costante e necessaria, ampliando l’orizzonte di ciò che è possibile, trasmettendo informazioni chiave all’interno del sistema delle Nazioni Unite e sostenendo costantemente il cambiamento.

Nonostante una certa riluttanza a impegnarsi nelle discussioni sulla droga fino agli anni ’10, il sistema dei diritti umani con sede a Ginevra è diventato gradualmente più influente nel sollecitare questo allineamento. Il primo appello alla convergenza tra i due regimi è arrivato da Ginevra, nel 2008. Da allora, un gran numero di organismi delle Nazioni Unite che si occupano di diritti umani hanno considerato le politiche sulle droghe come rientranti nel loro mandato, tra cui il Consiglio per i diritti umani, l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR), le procedure con mandato speciale e gli organi del trattato sui diritti umani.

Anche a Vienna si è verificato un parallelo spostamento delle priorità, almeno inizialmente. Nel 2008 è stata adottata la prima, e finora unica, risoluzione dedicata ai diritti umani in seno alla Commissione sugli stupefacenti (CND), legittimando così i diritti umani all’interno dell’agenda della CND. Negli anni successivi, gli Stati membri hanno iniziato a incorporare il linguaggio dei diritti umani nelle dichiarazioni in plenaria; sono state adottate nuove risoluzioni su argomenti strettamente allineati con un approccio ai diritti umani. Nel 2014, l’Organo internazionale di controllo degli stupefacenti (INCB) ha finalmente condannato l’uso della pena di morte per i reati di droga, abbandonando il rifiuto di lunga data di riconoscere le violazioni dei diritti umani legate al controllo della droga.

Questi cambiamenti sono stati duramente perseguiti dagli Stati membri progressisti e dalla società civile. La sessione speciale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGASS) sulle droghe del 2016 ha offerto l’opportunità di accelerare l’inclusione di una narrativa più forte sui diritti umani nei dibattiti sulle politiche sulle droghe in tutto il sistema delle Nazioni Unite. Ciò ha comportato la definizione dei diritti umani come nuovo pilastro della risposta globale alle droghe e l’adozione del testo negoziale più forte fino ad oggi. In parte, questi progressi sono stati dovuti al coinvolgimento senza precedenti degli organismi delle Nazioni Unite per i diritti umani nei preparativi per la Sessione speciale dopo la prima risoluzione del Consiglio per i diritti umani sulle droghe nel 2015.

La risoluzione del 2015 del Consiglio per i diritti umani ha mobilitato gli organismi di Ginevra ad aumentare l’attenzione sulle politiche in materia di droga dopo l’UNGASS. Da allora, l’OHCHR è rimasto costantemente impegnato sulla questione delle droghe, mentre è aumentata l’attenzione dei meccanismi speciali. Parallelamente, le raccomandazioni fornite dagli organi dei trattati sui diritti umani hanno acquisito maggiore sistematicità e ambizione. Recenti sviluppi, come l’annuncio di un nuovo Commento generale sulle politiche in materia di droga da parte del Comitato per i diritti economici, sociali e culturali (CESCR), mostrano che questa tendenza si intensificherà in futuro.

I vincoli imposti dall’elaborazione di politiche sulle droghe basate sul consenso e il forte coordinamento degli Stati membri conservatori hanno bloccato i progressi nell’implementazione dei diritti umani nel dibattito in seno alla CND. I diritti umani hanno comunque guadagnato visibilità e influenza all’interno della Commissione, grazie alla costante pressione della società civile, alla maggiore presenza dell’OHCHR e dei meccanismi per i diritti umani a Vienna e agli ormai costanti riferimenti ai diritti umani da parte degli Stati membri interessati. La centralità dei diritti umani nelle risposte alle droghe è riconosciuta anche nella Posizione comune del Sistema delle Nazioni Unite sulle droghe, adottata nel novembre 2018 dal Chief Executives Board composto dai capi di 31 entità delle Nazioni Unite.

Il 2022 potrebbe aver segnato una svolta nell’elaborazione di politiche basate sul consenso sulle questioni legate alla droga all’ONU. Le prime votazioni in assoluto hanno avuto luogo sia alla CND (anche se su una questione procedurale), sia all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove una maggioranza sostanziale di Stati membri ha sostenuto un nuovo e forte testo sui diritti umani nella risoluzione annuale sulle droghe. Resta da vedere se la comunità internazionale sia davvero pronta a porre fine al lungo consenso sulla politica delle Nazioni Unite in materia di droga. Tuttavia, questo apre la porta a nuove possibilità nei dibattiti sulla politica globale sulle droghe e dimostra che la maggioranza dei Paesi ora sostiene inequivocabilmente un ruolo maggiore per i diritti umani e per gli organismi che si occupano di diritti umani.

[Foto: General view of the Human Rights Council. Credit: UN Photo by Pierre Albuoy, CC BY-NC-ND 2.0]

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