Decine di migliaia manifestano a Parigi in sostegno di Gaza… e Melenchon commenta: Questa è la Francia

In diverse città francesi si sono svolte manifestazioni per chiedere la fine dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, e il leader del movimento “Francia non sottomessa”, Jean-Luc Mélenchon, rifiuta il sostegno del presidente del parlamento francese a “Tel Aviv .”
Circa 30.000 persone hanno manifestato domenica nella capitale francese, a Parigi, chiedendo la fine dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, su invito dei partiti di sinistra francesi e di altre formazioni.

I partecipanti in Place de la République a Parigi hanno scandito diversi slogan: “Israele è un assassino, Macron è un complice, non c’è pace senza porre fine agli insediamenti”.

Si tratta della prima manifestazione che non è stata vietata dalla polizia della capitale francese, ma durante la manifestazione le forze di polizia hanno arrestato circa 10 persone.

La manifestazione di Parigi è avvenuta su invito della coalizione “Per una pace giusta e duratura”, che ha innalzato uno striscione sotto la statua della Repubblica chiedendo alla Francia di “chiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza” e di “fermare il massacro israeliano”.
Mélenchon: Non sosteniamo l’aggressione in nome del popolo francese
Durante le manifestazioni di Parigi, il leader del movimento “Francia non sottomessa”, Jean-Luc Mélenchon, ha espresso il suo rifiuto della visita del presidente del parlamento francese a “Tel Aviv”, alla luce della continua aggressione dell’occupazione israeliana contro i palestinesi. .

Manifestanti pro Palestina a Parigi

Mélenchon ha pubblicato un videoclip delle proteste francesi contro l’aggressione di Gaza, che dura da 16 giorni, e lo ha accompagnato con la frase: “Questa è la Francia”.

Mélenchon ha continuato: “D’altra parte, la signora Yael Brun-Bivé (presidente del Parlamento) resta a Tel Aviv, per incoraggiare l’aggressione”, sottolineando che le sue azioni non rappresentano il popolo francese.

In precedenza, Mélenchon aveva chiesto di condannare i crimini commessi dall’occupazione israeliana contro i palestinesi, invitando il presidente francese Emmanuel Macron a fermare il sostegno incondizionato a “Israele”, dicendo: “Signor Presidente, smetta di sostenere incondizionatamente il governo israeliano che sta commettendo azioni abominevoli”. crimini di guerra.”

Con lo scoppio del “Diluvio di Al-Aqsa”, il leader del movimento “Francia non sottomessa”, Jean-Luc Mélenchon, descrisse il movimento “Hamas” come un gruppo di resistenza.

Da parte sua, il pensatore francese Jacques Attali, ha detto domenica che anche la Francia sta dalla parte di coloro che vogliono la vittoria della democrazia e della pace, per cui bisogna porre fine agli attacchi dei barbari (israeliani). Forse questa parola esprime meglio terroristi.

Nella città francese di Marsiglia, nel sud del Paese, è stata organizzata una marcia alla quale hanno partecipato circa mille persone.

La studentessa Maya, venuta a manifestare con le sue amiche, ha detto: “Non è necessario essere palestinesi per essere colpiti da ciò che sta accadendo”, aggiungendo: “Il governo ha un ruolo diplomatico e deve assumere posizioni più ferme e non sostenere Israele”.
Da parte sua, Bertrand Heilbron, capo dell’Associazione francese di solidarietà con la Palestina, ha denunciato “Macron che dà a Israele la licenza di uccidere”.

Parallelamente, i politici di sinistra (e non solo quelli) hanno condannato i crimini di Israele e la sua storia di violenze e crimini.

Fonte: Al Mayadeen

Traduzione: Fadi Haddd

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