DDL Sicurezza, necessaria la terza lettura alla Camera
Il percorso legislativo del controverso Disegno di Legge Sicurezza subisce una battuta d’arresto: la Commissione Bilancio del Senato ha evidenziato la mancanza di coperture finanziarie adeguate, costringendo il provvedimento a tornare alla Camera per una terza lettura. Secondo quanto riportato dall’ANSA, i fondi previsti nel testo si fermano al 2024, rendendo necessarie modifiche sostanziali.
La “Rete Nazionale No DDL Sicurezza – A Pieno Regime” attribuisce questo risultato all’intensa mobilitazione della società civile e all’ostruzionismo parlamentare. In un comunicato stampa, la rete sottolinea come il governo avesse sottovalutato l’opposizione al disegno di legge, puntando a una rapida approvazione entro dicembre 2024. Tuttavia, le numerose manifestazioni in tutta Italia, l’intervento delle istituzioni europee e la creazione del “caso Italia” riguardo alla svolta autoritaria hanno evidenziato le contraddizioni interne al provvedimento, portando all’attuale impasse.
La rete ribadisce la determinazione nel proseguire la mobilitazione, annunciando una manifestazione davanti al Senato nel giorno della discussione in Aula del DDL Sicurezza, indipendentemente dalla data di approvazione definitiva. Inoltre, continueranno le assemblee e le iniziative territoriali, ritenute fondamentali in questo percorso di opposizione.
A questo punto ritorna prepotentemente all’ordine del giorno la possibilità, ventilata più volte in queste ultime settimana da esponenti della maggioranza, lo stralcio di alcune previsione normative in un Decreto Legge del Governo. E’ evidente in questo caso il ruolo del Presidente della Repubblica, che già avrebbe rilevato dubbi di costituzionalità di alcune delle norme contenute nel disegno di legge, sarà cruciale rispetto all’effettivo contenuto dello stralcio.
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