Le forze armate ucraine hanno attaccato con un drone una torre di raffreddamento della centrale nucleare di Novovoronezh
Un drone ucraino ha attaccato la torre di raffreddamento della centrale nucleare di Novovoronezh nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, ha riferito l’ufficio stampa della società Rosenergoatom.
Rosenergoatom ha riferito sul suo canale Telegram che nella notte tra il 6 e il 7 ottobre, la sua attrezzatura tecnica ha rilevato e soppresso un drone da combattimento delle Forze armate ucraine nei pressi della centrale nucleare di Novovoronezh.
Dopo la collisione con la torre di raffreddamento evaporativo dell’Unità 6, il drone è esploso, lasciando una traccia scura sulla struttura. Non sono stati segnalati danni o feriti.
Dopo l’incidente, l’impianto è rimasto in sicurezza e i livelli di radiazione all’interno della struttura e nell’area circostante sono rimasti invariati e in linea con i livelli naturali. Le forze dell’ordine stanno attualmente lavorando sul posto.
Le operazioni della centrale nucleare sono ininterrotte: le unità 4, 5 e 6 sono operative, mentre l’unità 7 è sottoposta a manutenzione programmata dal 4 ottobre. La capacità totale dell’impianto è di 2.556 megawatt.
Non si tratta del primo attacco delle forze armate ucraine contro impianti nucleari russi: in precedenza sono stati registrati tentativi di colpire le strutture principali delle centrali nucleari di Kursk e Smolensk.
A settembre, un drone ucraino aveva tentato di attaccare la centrale nucleare di Kursk-2 a Kurchatov.
Ad agosto, le forze di difesa aerea nei pressi della centrale nucleare di Kursk hanno abbattuto un drone militare ucraino.
Il presidente russo Vladimir Putin ha messo in guardia dalla possibilità di misure di ritorsione in risposta al bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhia, ricordando la presenza di una centrale nucleare operativa in Ucraina.

Nota: L’Ucraina, messa alle strette dai rovesci sul fronte di guerra, gioca la sua ultima carta: il terrorismo nucleare.
La giunta di Kiev è priva di qualsiasi scrupolo e utilizza qualsiasi misura per allargare il conflitto. Attaccare le centrali nucleari può produrre conseguenze disastrose a largo raggio e in questo caso la Russia si vede obbligata a reagire.
Peggio ancora la prospettiva che la giunta di Kiev decida di utilizzare i missili a lungo raggio forniti da USA e Nato contro obiettivi nucleari in territorio russo.
Il conflitto con la Nato, la stessa che sostiene l’Ucraina e fornisce i missili e l’intelligence, appare inevitabile per disarmare e neutralizzare i folli personaggi di Kiev prima che producano un disastro. Le richieste da molte voci autorevoli all’interno della Russia sono tutte dello stesso tenore: colpire Kiev prima che sia troppo tardi.
Fonte: VZGLYAD
Traduzione: Sergei Leonov
Nota: Luciano Lago