The Trust Project

Oggi vogliamo tradurvi le linee guida di un nuovo progetto internazionale nato per cercare di promuovere standard di trasparenza e accuratezza giornalistica.
The Trust Project è un progetto partito lentamente nel 2016, e che da allora ha raccolto l’adesione di circa un centinaio di dirigenti di testate giornalistiche in giro per il mondo. Tutti concordi sulla sempre minor fiducia nei confronti dell’informazione mainstream da parte di una larga fetta di pubblico, fiducia calata drasticamente a causa, tra le altre cose, di redazioni che per non perdere lettori hanno accettato di pubblicare notizie scarsamente verificate, se non completamente inaffidabili.
Dalla loro home page:
Il Trust Project è un consorzio internazionale di organizzazioni giornalistiche che promuove standard di trasparenza e collabora con piattaforme tecnologiche per affermare e amplificare l’impegno del giornalismo verso la trasparenza, l’accuratezza, le molteplici prospettive e l’equità, in modo che il pubblico possa fare scelte di informazione consapevoli.
Siamo tutti d’accordo che, detta così, è una promessa d’intenti che lascia il tempo che trova, e difatti a noi non interessano le promesse, ma l’elenco di indicatori della fiducia, elenco che riteniamo ben fatto (potete trovarlo in originale qui). Si tratta di suggerimenti che abbiamo ripetuto anche noi più volte in passato, nulla di nuovo, ma crediamo che siano suggerimenti che vanno sistematicamente condivisi perché possano essere di qualche effetto. Oltretutto The Trust Project li traduce in francese, portoghese e spagnolo, lasciando l’Italia – terra di conquista per la disinformazione mainstream – completamente scoperta.
Gli 8 indicatori di fiducia
Utilizzali per sapere di quali notizie puoi fidarti
- Standard professionali
Sai chi c’è dietro la notizia?
Un’organizzazione giornalistica che segue regole precise per garantire indipendenza, accuratezza e onestà rende il proprio lavoro più affidabile. - Competenza del giornalista
Chi ha realizzato questa notizia?
Dal momento che raramente assistiamo agli eventi in prima persona, ci affidiamo ai giornalisti. Devono seguire standard rigorosi, cercando prove solide e più punti di vista. - Etichette chiare
È una notizia? Un’opinione? O cos’altro?
È fondamentale capire se un contenuto è imparziale o volutamente orientato. Le storie, quando sono progettate per persuaderci a essere d’accordo col punto di vista espresso, dovrebbero essere chiaramente etichettate. Il giornalismo dovrebbe invece aiutarci a formarci una propria opinione. - Fonti
Da dove arriva questa informazione?
I giornalisti usano testimoni oculari, documenti e altre fonti. Quando le fonti sono dichiarate, possiamo valutarne noi stessi l’affidabilità. - Metodi
Come è stata costruita questa notizia?
Sapere perché un giornalista ha scelto una certa storia e come l’ha raccontata ci aiuta a capirne l’approccio. I metodi di un giornalista ci permettono di capire se la storia se è ben documentata, in rapida evoluzione, imparziale ecc. - Connessione con il territorio
Il giornalista conosce te e la tua comunità?
Se un giornalista vive o conosce una specifica comunità può raccontare i fatti in modo più sensibile e preciso. Chi non la conosce, può migliorare andando sul posto e ascoltando chi ha conoscenze dirette del luogo e della sua comunità. - Voci diverse
Chi è presente nella notizia? Chi manca?
Se alcune voci sono sempre assenti, la realtà risulterà distorta. È importante dare spazio a punti di vista meno rappresentati, ad esempio per motivi di etnia, classe sociale, età, genere, orientamento sessuale, ideologia o area geografica. - Feedback utile
Questo sito di notizie ascolta i suoi lettori?
I giornalisti che accolgono il feedback del pubblico possono migliorare l’accuratezza e la completezza del loro lavoro. E i lettori possono segnalare notizie importanti che potrebbero essere state trascurate.
Per ognuno degli otto indicatori ci sono domande che possiamo farci prima di decidere se il sito che stiamo leggendo è più o meno affidabile.
Le domande che possiamo fare:
1. Standard professionali
-
Il sito segue linee guida per garantire un giornalismo onesto e indipendente?
-
Quali sono la missione e le priorità del sito?
-
Chi lo finanzia?
2. Competenza del giornalista
-
Le credenziali del giornalista sono facilmente disponibili?
-
Ha una buona reputazione professionale?
-
Sta raccontando un tema o una comunità che conosce bene?
3. Etichette
-
L’articolo è imparziale o presenta un’opinione evidente?
-
È fortemente di parte, sponsorizzato o pubblicitario?
-
Lo scopo del contenuto è chiaramente indicato?
4. Fonti
-
Nel caso di articoli investigativi, approfonditi o controversi, il giornalista fornisce fonti per ogni affermazione?
-
Vengono forniti abbastanza dettagli da permettere al lettore di verificare autonomamente le fonti?
-
Altre fonti confermano ciò che viene detto?
5. Metodi
-
Quanto lavoro di reportage è stato fatto?
-
Quali metodi sono stati usati?
-
Chi altro è stato coinvolto nel processo?
6. Connessione con il territorio
-
Il reportage è stato realizzato con una profonda conoscenza della situazione o della comunità locale?
-
Il giornalista era presente sul posto?
-
Il giornalista ha cercato di ascoltare i membri della comunità?
7. Voci diverse
-
La redazione si impegna a includere prospettive diverse?
-
Ci sono segnali che il giornalista presta attenzione alla diversità?
-
Le varie comunità sono rappresentate in modo accurato e completo? Alcune sono completamente assenti?
8. Feedback utile
-
Il sito invita il pubblico a partecipare?
-
Chiede feedback ai lettori?
-
Corregge rapidamente, chiaramente e in modo ben visibile gli eventuali errori?
Quanto letto qui sopra viene appunto dal Trust Project, noi ci siamo limitati a tradurre il testo e copiarlo e incollarlo qui senza troppi fronzoli; se volete approfondire potete farlo sulle loro pagine.
Noi speriamo solo che il ripetere certi concetti possa servire a tutti.
redazione at butac punto it
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L’articolo The Trust Project proviene da Butac – Bufale Un Tanto Al Chilo.