Tensioni in aumento con la NATO in “grandi manovre”

Bisogna fare attenzione ai movimenti della Nato, questa alleanza sa di aver perso in Ucraina ma è simile ad uno scorpione che colpisce con il suo veleno all’ultimo momento.
In queste ore sono in corso le maggiori esercitazioni della Nato (Air defender 2023) di tutti tempi con la partecipazione di un enorme numero di aerei da guerra, di mezzi blindati e di personale dell’Alleanza che si svolgono in Germania, nel Baltico e nella repubblica Ceca. Basta poco, un qualsiasi lampo per provocare un gigantesco incendio.
Gli anglostatunitensi sono quasi impazziti per la rabbia e cercano ogni appiglio per cercare di distogliere l’attenzione dall’Ucraina, muovendosi nei Balcani (contro la Serbia), in Afghanistan, spingendo gli afgani ad aggredire l’Iran o nel Mar Cinese per provocare la Cina.
Ieri l’esercito russo ha lanciato un attacco una seconda volta contro un deposito di armi all’uranio impoverito in Ucraina. Questo è il secondo attacco contro questi depositi e la situazione è allarmante per le popolazioni ucraine e polacche che sono residenti intorno alla zona dove è prevista contaminazione radioattiva che provoca tumori, malformazione nei feti e altre malattie gravi. Un pericolo sempre negato dalle fonti occidentali che cercano di minimizzare o negare i rischi per non seminare il panico fra la popolazione. Tale pericolo è causato dalla fornitura di queste armi micidiali alle forze ucraine per utilizzarle nel Donbass, per contaminare quello che è considerato il granaio d’Europa. La Polonia può protestare contro Kiev per le conseguenze terribii di questa contaminazione sulla propria popolazione. Si è notato un aumento delle radiazioni in Polonia in quanto la nuvola radioattiva viene spostata dal vento verso occidente.
Intanto proseguono gli attacchi delle forze ucraine sulla zona di frontiera di Belgorod, per mezzo di sistemi di razzi e di artiglieria. Sembra che gli ucraini cerchino di sfondare sulla zona di frontiera attaccando le zone civili, sparando proiettili di artiglieria e razzi contro gli edifici residenziali, esercizi commerciali e magazzini, utilizzando anche droni che sono stati in buona parte abbattuti dalla difesa aerea russa. L’obiettivo degli ucraini e della Nato è quello di seminare il terrore nei russi delle zone di frontiera ma non sembra che questo riesca, al contrario in Russia si parla apertamente di iniziare ad usare armi atomiche tattiche per farla finita con il governo ucronazista di Kiev.
Si tratta ormai di una evidente escalation provocata dalla fornitura di armi della Nato sempre più sofisticate e con lunga gittata che gli ucraini stanno utilizzando contro le zone di frontiera russa per colpire le strutture residenziali.

President Joe Biden welcomes Ukraine’s President Volodymyr Zelenskyy at the White House in Washington, Wednesday, Dec. 21, 2022. (AP Photo/Andrew Harnik)

Sulla attuale situazione ci sono pareri degli esperti militari, come ad esempio l’ex ufficiale dell’intelligence USA, Scott Ritter, il quale ha riferito che fin dall’inizio l’operazione ucraina è un progetto senza uscita creato da Washington a spese degli ucraini. Non c’erano possibiità di sconfiggere la Russia e questo a Washington si sapeva ma si sono voluti utilizzare gli ucraini per tentare di logorare e destabiizzare la Russia. Il risulato è quello che si è fortificata e si sono rotti tutti i ponti con la Russia e la Cina.
L’opinione di Ritter è quella che Zelensky presto o tardi sarà costretto a negoziare e la sua stessa sorte è molto incerta, visto che gli occidentali non sono convinti nel continuare a sostenere senza fine lo sforzo bellico in Ucraina.

Zelensky sarà costretto a capitolare e rinunciare a parti importanti del suo territorio e saranno gli stessi ucraini che gli presenteranno il conto.

Luciano Lago

veronulla

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