Russia NATO: La guerra imminente

di Luciano Lago
Che nessuno si lasci ingannare. La guerra è ormai inevitabile ed il conto alla rovescia è già iniziato.

Questo conflitto sta scivolando verso le sue fasi più cruente senza che qualcuno possa fermarlo ed è uscito fuori di ogni controllo. La macchina bellica adesso si è già messa in moto e nessuno potrà fermarla.

Il conflitto tra Russia e Ucraina era iniziato nel febbraio del 2022 ma, già circa due mesi dopo l’inizio c’era stata una possibilità di trattativa che poteva soddisfare le parti ma questa fu bloccata dagli anglo USA con l’intervento del premier britannico Johnson che si precipitò a Kiev per bloccare Zelensky.
Dopo più di 2 anni il fronte si va attualmente allargando come una palla di neve che, precipitando da una montagna, si ingrandisce sempre di più.
Il fronte bellico, per la verità, ha cessato di essere importante, visto che la guerra per l’Ucraina è definitivamente persa e il fronte più importante adesso è quello politico. Questo è il fronte che maggiormente può influenzare il corso degli avvenimenti, dove i politici occidentali stanno dimostrando un infantilismo e una presupponenza con cui cercano di dimostrare che le battaglie politiche sono più importanti di quelle militari.
Questi politici sono confusi e disorientati dal precipitare della situazione e hanno preso la decisione di salvare la faccia a tutti i costi, così pensano che le battaglie politiche siano più importanti che quelle militari, nonostante che queste ultime portino ad una distruzione assicurata nell’epoca del nucleare.
Qualsiasi intesa risulta quasi impossibile e la UE si trova in una disconnessione totale dalla realtà e non ha trovato niente di meglio che convocare una “conferenza di pace” in Svizzera, senza neppure invitare la Russia, l’attore principale, in un vertice a cui non ci saranno i grandi paesi che rifiutano di partecipare, dalla Cina, al Brasile, al Sud Africa ed altri, inclusi gli USA dove mancherà il presidente Biden, impegnato in California, motivo per cui tale conferenza sarà destinata al fallimento.
Questo vertice più che una conferenza di pace sarà una conferenza di guerra e già si sa che questa, senza le parti più importanti, sarà solo una kermesse pubblicitaria del comico ucraino Zelensky che promette di esibirsi in uno dei suoi soliti numeri.
Si dovrà fare un altra conferenza forse in Arabia Saudita, dicono, per avere qualche possibilità concreta di negoziati. Nel frattempo la situazione precipita.
Il caso è che, tra i partecipanti al vertice della Nato in corso, abbondano i paesi guerrafondai, tra questi il premier svedese il quale ha proposto di attaccare la Russia sul suo territorio, come anche il presidente dell’Estonia che ha detto di fare il possibile per mettere la Russia in ginocchio, come questi ha enfatizzato nelle sue dichiarazioni. Il negoziato, secondo questo personaggio, sarebbe possibile soltanto dopo la sconfitta della Russia. La Polonia non è da meno ed il premier polacco è tra i più convinti nel voler inviare le proprie truppe sul territorio ucraino e promette guerra senza quartiere.
Anche la Spagna ha messo del suo per incendiare ancora di più la situazione proponendo un piano di armi da fornire all’Ucraina e addestramento delle truppe ucraine, incluso lo sblocco delle limitazioni all’uso delle armi.

I padroni degli Stati Uniti hanno insistito nel seguitare a inviare gli ucraini come carne da macello al fronte, per quanto il personale sia quasi esaurito, ma gli USA sono persuasi che questi soldati ucraini possano, con nuove armi, proseguire ad affrontare i russi almeno fino alle elezioni presidenziali di Novembre negli USA ed attaccare in profondità nel territorio russo per simulare una qualche vittoria.
Le istruzioni (riservate) di Biden sono quelle di attaccare frontalmente contro le forze le forze russe e le città russe, uccidere più russi possibile, visto che Washington ha necessità urgente di vittorie sul campo da esibire alle sue prossime elezioni.

Gli analisti USA della Rand Corporation hanno ripreso il piano USA in Ucraina ed hanno scritto che è necessario bombardare in territorio Russia aerodromi, aerei, basi militari, vie ferroviarie, depositi di carburante, fabbriche di armi e infrastrutture varie. Il piano è ben articolato e particolareggiato e prevede di attaccare le città russe, inclusa Mosca e San Pietroburgo, per seminare terrore e caos in Russia, anche in modo da mostrare ai votanti statunitensi una qualsiasi parvenza di vittoria.
Le nazioni europee devono essere in prima fila in questo piano e, all’occorrenza sostituire gli ucraini che sono insufficienti come numero e come addestramento. Adesso tocca agli europei, polacchi, baltici, francesi, svedesi, combattere per gli interessi americani, un “grande onore”. Nel frattempo loro, gli yankes, si dedicheranno con attenzione a Israele ed alla Cina.
Nell’ambito di questo piano le forze ucraine, sotto la guida Nato, hanno già attaccato per lo meno due strutture radar strategiche in Russia, guarda caso quelle dell’allarme nucleare, a circa 1500 Km. dalla frontiera ucraina, con missili e droni a lunga gittata coordinati dalla Nato, producendo anche danni e quindi suscitando allarme nel comando russo che vede in questo una chiara minaccia alla sicurezza della Federazione Russa ed al suo “ombrello nucleare”. Una notizia passata sotto silenzio dai media occidentali ma di enorme importanza.

Dmytro Kuleba (L) and NATO Secretary General Jens Stoltenberg

In realtà il piano di attacco contro la Russia elaborato a Washington non è una novità ma era tenuto nel cassetto dagli strateghi del Pentagono che aspettavano l’occasione di tirarlo fuori. Si tratta dell’obiettivo di infliggere una sconfitta strategica alla Russia utilizzando l’Ucraina come piattaforma d’attacco e di destabilizzazione del potere di Putin. Era il piano che aveva previsto il colpo di Stato a Kiev nel 2014 (Maidan), la realizzazione di basi segrete della CIA e della Nato in Ucraina fin dal 2014/2015 (come rivelato anche dal New York Times), la preparazione dell’Esercito ucraino e delle fazioni banderiste in funzione anti russa e, nella fase successiva, la realizzazione di attacchi terroristici e sabotaggi all’interno della Russia anche utilizzando gruppi islamisti predisposti e addestrati dalla CIA (vedi l’attacco al Crocus City Hall di mosca con 143 morti ). Tutto era stato pianificato dagli strateghi USA tra cui spiccavano la Viktoria Nuland e altri esponenti dell’Amministrazione Obama prima e di Biden poi.

Sottomarino Russo

Oggi intanto l’altra notizia è quella che gli elicotteri d’attacco russi elicotteri di attacco MI-24 e MI-28 sono stati trasferiti in Bielorussia e sono atterrati in un aeroporto bielorusso, ma non si conosce il motivo preciso. Tuttavia la Nato suggerisce che questo potrebbe essere la partecipazione negli esercizi con armi nucleari o la preparazione di una nuova offensiva dal territorio della Bielorussia.

La seconda opzione sembra la più probabile.
Nel contesto di questa situazione di conflitto, l’altra notizia è quella secondo cui 11 sommergibili russi dotati di armi nucleari hanno lasciato gli ormeggi delle loro basi e stanno navigando nell’Atlantico per essere operativi H24. Sarà un segnale anche questo che dovrebbe far raffreddare le teste calde di Washington e di Londra.

veronulla

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