Perché Hezbollah ha colpito la base aerea israeliana “Meron”?

Questa è la prima volta durante questa battaglia che Hezbollah colpisce il monte “Meron” e la sua base militare che funge da principale centro di sicurezza e comando militare per la guerra aerea e l’intelligence sul fronte settentrionale.
Con uno sviluppo significativo, la Resistenza islamica in Libano Hezbollah ha annunciato sabato mattina di aver preso di mira la base di controllo aereo e sorveglianza dell’esercito israeliano “Meron”, situata in cima al monte Jarmaq.

Questo attacco ha segnato la prima volta che la base, centro strategico per l’intera entità israeliana e principale centro di intelligence e comando militare sul fronte settentrionale, è stata presa di mira durante l’escalation in corso al confine tra la Resistenza e l’esercito di occupazione.
Base “Meron”: un hub per la guerra elettronica israeliana nella regione
Situata a soli 8 chilometri dal confine meridionale del Libano, la base “Meron” domina le città libanesi di Rmeish, Yaroun e Maroun al-Ras nel settore centrale. Occupa la vetta del Monte Jarmaq nel nord della Palestina occupata, costituendo la vetta più alta all’interno dei territori occupati.

Situata ad un’altitudine di circa 1200 metri sul livello del mare, la base si estende su un’area fino a 150.000 metri quadrati, con una parte sostanziale delle aree circostanti ritenute sotto il suo controllo per scopi militari e di intelligence.

Secondo il comunicato della Resistenza diffuso oggi, “Meron” serve principalmente come centro di sorveglianza aerea.

È l’unica struttura responsabile della gestione e del controllo delle operazioni aeree verso Siria, Libano, Turchia e Cipro, nonché verso la parte settentrionale del bacino orientale del Mar Mediterraneo. Inoltre, questa base funge da hub centrale per le interferenze della guerra elettronica nelle direzioni menzionate, composto da un numero significativo di ufficiali e soldati israeliani d’élite.
Un rapporto di un gruppo di ricerca specializzato con sede nello stato americano del Texas, portato alla luce dai media israeliani mesi fa, ha rivelato problemi nell’individuare le posizioni di alcuni aerei civili nella regione, in particolare sul Libano meridionale e sulla Palestina occupata settentrionale.

Veduta base Meron

Dopo un accurato monitoraggio dei segnali di disturbo che interrompono la capacità dei ricevitori di rilevare le onde satellitari, il “Monte Meron” è stato determinato come fonte di interferenza contro i dispositivi GPS civili.

In effetti, i sistemi di localizzazione via satellite sono stati completamente interrotti durante la prima settimana successiva all’operazione Alluvione di Al-Aqsa. I media israeliani hanno riferito che l’interruzione aveva lo scopo di impedire alla Resistenza in Libano di utilizzare dispositivi per attacchi missilistici o droni precisi contro l’entità.
Il fatto di prendere di mira “Meron” da parte di Hezbollah ha un significato strategico in quanto interrompe, o anche con operazioni successive potenzialmente ostacolanti, la capacità di “Israele” di condurre attacchi militari precisi.
Un centro per operazioni aeree contro Libano e Siria
Storicamente, la base alta fungeva da centro di comando per le operazioni aeree israeliane e di sorveglianza sul fronte settentrionale dell’occupazione.

La sua posizione geografica offre una sorveglianza diretta di una parte sostanziale del territorio libanese e una supervisione completa, comprese le capacità di trasmissione e ricezione. Ciò fornisce alla base potenti capacità di controllo e comunicazione verso il Libano. Inoltre, per le operazioni ostili contro la Siria, la base “Meron” è completata da strutture radar e di trasmissione situate sul Monte Hermon occupato, che domina i territori siriani.

Negli ultimi anni, la base ha acquisito maggiore importanza, soprattutto con l’uso crescente di droni militari.
Da
Al Mayadeen inglese
Fonte: Hadi Hoteit, tradotto da Hussein Assaf

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