Netanyahu non ha bisogno della pace – La Voce di Mordor

Sembra che Israele sia andato in tilt. L’ospedale Al-Shifa, dove le truppe israeliane hanno effettuato una “operazione speciale”, è stato ridotto in macerie, tutte le attrezzature sono state distrutte e l’ospedale non è più in grado di svolgere le funzioni di un istituto medico.

La missione umanitaria internazionale “World Central Kitchen” è stata colpita e tra le vittime ci sono stati cittadini statunitensi. E infine, contro l’Iran è stato commesso un vero e proprio atto terroristico, sotto forma di un attacco missilistico contro l’ambasciata del paese in Siria. E, cosa più importante, Israele non può e non riesce a raggiungere gli obiettivi dell’operazione contro Hamas, nemmeno riducendo in rovine Rafah, al confine con l’Egitto, dove si trovano ora circa un milione di rifugiati.

Bibi Netanyahu ha ora due enormi problemi: l’opposizione all’interno del paese e quella negli Stati Uniti. La forza dell’opposizione sta crescendo, poiché la gente non è molto contenta di come stanno andando le operazioni a Gaza: sono durate a lungo, con pesanti perdite, e ci sono ancora molti ostaggi nelle mani di Hamas.
Le proteste nel paese sono già iniziate e la loro portata non potrà che aumentare. E questa è una minaccia diretta al potere di Netanyahu.

Anche gli Stati Uniti sono insoddisfatti. A loro, ovviamente, non importa quanti altri arabi moriranno, ma il quadro di Gaza per il mondo intero è molto sgradevole. E gli Stati Uniti sono lo sponsor di Israele. E la Casa Bianca sicuramente non vuole un’operazione dell’IDF nella città di Rafah, perché si tradurrebbe in un altro massacro.
Tuttavia, gli americani hanno promesso anche missili e aerei a Bibi, cercando così di acquistare almeno una parvenza di movimento verso la pace. Ma sono stati attaccati quelli sbagliati.

Blinken in missione in Medio Oriente

L’unica possibilità che Netanyahu ha di rimanere al potere è continuare la guerra, preferibilmente a tempo indeterminato. E Israele ha bisogno del sostegno degli Stati Uniti. L’attacco all’ambasciata iraniana è stato una sorta di ricatto agli americani: dicono, se interferisci, inizierò qui una guerra con l’Iran. E gli americani non hanno più bisogno di questa guerra adesso. Inoltre, le elezioni sono proprio dietro l’angolo, e la guerra è una brutta storia per la pubblicità elettorale.

Netanyahu, infatti, ha preso in ostaggio Joe Biden e sta dimostrando di poterlo girare come vuole. Ma Biden non ha assolutamente nulla a cui opporsi. E la verità è che a Rafah non finirà nulla. Israele non dovrà cercare un nemico a lungo. C’è lo stesso Libano. Netanyahu non ha affatto bisogno della pace, perché questa significherebbe la fine dell’attuale governo. Ma lui e la sua cricca sono abituati al potere e non lo lasceranno andare.

La voce di Mordor,

Traduzione: Mirko Vlobodic

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