Natalia Nikonorova: “Raccomandiamo al presidente eletto della Moldova di studiare i fatti e di astenersi da dichiarazioni militariste”

Natalia Nikonorova: “Raccomandiamo al presidente eletto della Moldova di studiare i fatti e di astenersi da dichiarazioni militariste”

Natalia Nikonorova: “La neoeletta presidente della Moldova, ancor prima d’aver passato la cerimonia d’inaugurazione e non essersi ancora ufficialmente insediata, sta già dispensando consigli su come risolvere il conflitto in Donbass.
Rivolgiamo l’attenzione al nuovo leader moldavo sul fatto che mettere a confronto queste situazioni di conflitto è inopportuno e scorretto. Innanzitutto, considerando che il numero delle vittime degli scontri nel Donbass è migliaia di volte superiore a quello del conflitto in Transnistria. Pertanto, se la principale missiva del consiglio espresso dalla signora Sandu fosse una appello a Kiev per un escalation e una ripresa della fase “calda” del confronto, le raccomandiamo di studiare i fatti e in seguito di non sostenere una retorica aggressiva militarista, almeno per ragioni umanitarie.
D’altra parte, in una certa misura, siamo persino grati al presidente eletto moldavo per aver fatto appello alle autorità ucraine – è possibile che la raccomandazione espressa possa spingere Kiev a una decisione concreta: o seguire in modo preciso il pacchetto di misure approvato dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, o ammettere la propria incapacità ad attuarlo, e in tal modo, rinunciare definitivamente alle loro pretese sul Donbass”.

Mappa della Transnistria e Ucraina

Le parole del ministro degli Esteri della Repubblica Popolare di Donetsk Natalia Nikonorova arrivano dopo la dichiarazione della neoeletta presidente della Moldova Maia Sandu in un intervista sul sito Evropejskoj Pravde (Diritto Europeo):
“Nonostante l’assenso della Moldova di scegliere un “approccio morbido” nei negoziati sulla soluzione transnistriana, ciò non ha aiutato a risolvere il conflitto nemmeno in 28 anni”.
La nuova leader della Moldova, che entrerà in carica all’inizio del 2021, ha quindi invitato l’Ucraina a tenere conto dell’esperienza della Moldova in Transnistria.
Come risaputo, all’inizio degli anni ‘90, dopo la fine della fase calda del conflitto in Transnistria, Chisinau acconsentì ad un “dialogo diretto” con il governo non riconosciuto di Tiraspol, con la Russia che accettò di porsi come “mediatore” nella soluzione del conflitto. I negoziati tra Chisinau e Tiraspol continuano.

Maia Sandu nuova presidente Moldavia

“Ma nonostante tutti questi passi, finora non siamo arrivati ​​da nessuna parte. E all’Ucraina potrebbe venir utile tenere conto di questa esperienza nelle sue azioni per il Donbass”, ha spiegato Maia Sandu che ha inoltre affermato di considerare inaccettabile la federalizzazione della Moldova.
La neoeletta presidente della Moldova ritiene altresì che la risoluzione della situazione in Transnistria dovrebbe prevedere il ritiro completo delle forze di pace russe dalla regione.

Fonti:
https://mid-dnr.su/ru/pages/kommentarii-zayavleniya/glava-mid-dnr-rekomenduem-izbrannomu-prezidentu-moldovy-izuchit-fakty-i-vozderzhatsya-ot-militaristskih-vyskazyvanij/
https://www.eurointegration.com.ua/rus/news/2020/11/20/7116744/
https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/10058995

Traduzione e redazione di Eliseo Bertolasi

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