Le forze turche subiscono forti perdite nel nord della Siria e sono costrette a ritirarsi

Le forze turche subiscono forti perdite nel nord della Siria e sono costrette a ritirarsi

I siti web mostrano foto di carri armati turchi distrutti a Idleb.
L’offensiva dell’Esercito siriano dei suoi alleati (Hezbollah e forze speciali iraniane) ha inflitto forti perdite alle truppe di occupazione turche ed ha costretto queste a ritirarsi da molte delle postazioni su cui si erano attestate.
Il drone Bayraktar non è l’unico mito della Turchia di Erdogan che sta gradualmente perdendo peso nel nord della Siria, dove le forze turche hanno accumulato ritiri militari nelle ultime settimane, non solo a Idleb meridionale ma anche ad Hama. e Aleppo.

Ci sono carri armati turchi e veicoli blindati che sono sotto attacco da parte dell’esercito siriano e dei suoi alleati. Secondo il sito web militare russo, Avia-Pro, le truppe turche hanno perso almeno 15 carri armati in Siria nelle ultime settimane. Descritti come invincibili da Ankara, i carri armati M60T dell’esercito turco sono stati distrutti dall’esercito siriano nel villaggio di Kansafra, nella regione di Jabal al Zawiya di Idleb, nel nord-ovest del Paese.

Diverse foto pubblicate dalla Smart News Agency mostrano specificamente i veicoli forniti dalla Turchia che sono stati distrutti dall’esercito siriano all’interno della città di Kansafra, che si trova nella regione di Jabal Al Zawiya.

Carri armati turchi distrutti in Siria

Dotato di cannoni anticarro e missili, l’esercito siriano ha distrutto diversi carri armati turchi in pochi minuti. Avia.pro evoca anche l’apparizione di un’altra arma anticarro particolarmente formidabile nell’arsenale siriano, il missile Dehlaviyeh, dotato di miccia laser e con una portata massima di 5.500 metri. È un’arma che ha un sistema di guida laser semi-attivo e un dispositivo laser che serve per illuminare il bersaglio per guidare il missile verso di esso. Questa illuminazione deve essere mantenuta finché il missile non raggiunge il bersaglio.

Il vantaggio di questo sistema è che il laser non opera necessariamente nello spettro visibile, il che riduce il rischio di attivare i sistemi di difesa del bersaglio attaccato. Il missile può avanzare su un’onda di raggi laser proiettata dal lanciatore e rimanere immune alla reazione difensiva del bersaglio. Il missile Dehlaviyeh trasporta una carica esplosiva di 6,8 kg e può perforare armature di spessore compreso tra 1.000 e 1.200 millimetri, oltre all’armatura reattiva, in veicoli o carri armati.

Di questo passo, l’esercito turco e i suoi mercenari difficilmente riescono a mantenere la linea del fronte con l’esercito siriano e la resistenza; da qui il loro rapido ritiro negli ultimi giorni da almeno 5 posti di osservazione dove erano circondati dalle truppe siriane.

Un video sui carri armati e sui veicoli distrutti:

Fonti militari parlano di una riduzione significativa delle forze turche nel nord della Siria .

Fonte: Al Manar

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

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