La Russia resiste, l’Europa crolla

di Manlio Dinucci

L ‘”ammutinamento” della compagnia militare privata Wagner non ha causato il crollo della Russia, come annunciato e auspicato dal mainstream dei media politici occidentali. Il presidente Putin ha affermato che “la stragrande maggioranza dei combattenti e dei comandanti del gruppo Wagner sono patrioti russi, devoti al loro paese, e lo hanno dimostrato con il loro coraggio sul campo di battaglia”.

Allo stesso tempo, Putin ha elogiato l’esercito russo e le forze di sicurezza che hanno evitato l’escalation della situazione agendo in modo preciso e coeso. Le autorità russe hanno ritirato l’accusa penale di “ammutinamento armato” nei confronti dello stesso capo Wagner, Prigozhin, che si sta trasferendo in Bielorussia con parte dei combattenti della compagnia.

Tuttavia, questa vicenda non va sottovalutata: è l’espressione di un confronto interno tra diverse posizioni rispetto alla conduzione dell’operazione militare con la quale Mosca risponde all’offensiva lanciata, attraverso l’Ucraina, da USA e NATO con il crescente appoggio del UNIONE EUROPEA. Il risultato sarà probabilmente la decisione di Mosca di utilizzare capacità militari più avanzate per respingere l’offensiva.

I risultati sono già visibili. Il New York Times scrive:

“Carri armati e veicoli corazzati forniti dall’Occidente all’Ucraina vengono danneggiati e distrutti dalle forze russe. Le formazioni di Kiev sono riuscite a catturare alcuni piccoli villaggi, ma le perdite ucraine stanno aumentando. Le truppe russe hanno dimostrato di essere in grado di combattere sulla difensiva e hanno migliorato le loro tattiche dall’inizio della guerra”.

In questo contesto, il cancelliere tedesco Scholz esorta il prossimo vertice della NATO a Vilnius a ” concentrarsi sul rafforzamento della forza di combattimento dell’Ucraina e della forza economica necessaria per difendersi dall’aggressione russa “.

Allo stesso tempo, è stato lanciato il piano di ” ripresa dell’Ucraina “. Il presidente Zelensky ha incaricato il fondo di investimento statunitense BlackRock, il più grande al mondo, di gestire il ” Fondo di sviluppo dell’Ucraina ” per facilitare gli investimenti privati.

Il Fondo raccoglie miliardi di euro soprattutto dai governi europei, pagati direttamente e indirettamente dai cittadini europei, che verranno concessi, a tassi di interesse inferiori a quelli di mercato, alle multinazionali che investono in Ucraina. Inoltre, sempre con i soldi dei cittadini europei, viene istituita una “ assicurazione contro i rischi di guerra ” per risarcire le multinazionali di eventuali danni che i loro investimenti in Ucraina potrebbero subire a causa della guerra.

Fonte: Global Research

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