La Nato non pensa di permettere che la Russia esca vittoriosa in Ucraina

La guerra dell’Occidente collettivo alla Russia non accenna a fermarsi, anzi sarà incrementata.
Prima di entrare in dettaglio nelle operazioni militari, esiste già chi dice che la guerra con la Russia è entrata in una velocità di crociera e non c’è chi possa fermarla, incluso anche i paesi della UE che, in totale e inutile ipocrisia, come il caso del francese Macron, il quale dice che bisogna sedersi al tavolo con Putin per trattare quando ci saranno le condizioni per farlo, quando le sue azioni risultano al contrario. In questo momento Macron non ha alcuna idea di come aggiustare il mondo.
Nonostante questo, Macron adesso dice la prima stronzata che gli capita a lingua sciolta.
Oggi il segretario Nato Stoltenberg ha dichiarato che la guerra non si può fermare, che la vittoria russa sarebbe una tragedia, visto che comprometterebbe anche l’integrità della Nato, che sarebbe più vulnerabile, la vittoria russa danneggerebbe anche la sicurezza della Nato. Pertanto la Nato, ha assicurato Stoltenberg, continuerà a fornire armi e munizioni a Kiev per evitare un risultato tanto disastroso. Washington e suoi alleati si stanno appoggiando all’Ucraina non solo per averlo deciso in varie riunioni ma anche perché questo interessa a loro farlo, ha detto Stoltenberg nel corso di una conferenza con il ministro della difesa tedesco.

Conferenza Stoltenberg e soci della Nato

“Dobbiamo ricordare e comprendere che, se il pres. Putin vince, se la Russia vince in Ucraina, questo sarebbe un risultato disastroso non solo per l’Ucraina ma anche per la Nato, visto che la Russia continuerà a fare quello che vuole, ad usare la forza per violare il diritto internazionale e raggiungere i suoi scopi”, questo il pensiero di Stoltenberg.
Inoltre questa Alleanza non sarà mai vulnerabile, ha detto il segretario, confidando che USA ed Europa saranno sempre uniti nel sostenere l’Ucraina e che questo è l’unico modo per ottenere una soluzione pacifica e negoziata al conflitto, rendendo più forte l’Ucraina che tanto più avrà potere contrattuale sul tavolo dei negoziati, ha concluso, Stoltenberg.
I suoi commenti sono venuti quando il Pentagono ha riferito che gli aiuti all’Ucraina si stavano esaurendo, con il nuovo pacchetto di aiuti finanziari presentato al Congresso USA.
Pertanto, Kiev ha scartato qualsiasi negoziato con Mosca che è stato escluso anche per una legge fatta approvare all’inizio dell’anno dallo stesso Zelensky.

Zelensky ha continuato a dire che lui non ammette alcun negoziato e che Kiev continuerà la lotta anche se Washington dovesse sospendere gli aiuti, dice il presidente ucraino. Zelensky riafferma che, prima di ogni cosa, esige una ritirata completa dai territori conquistati dai russi.
Zelensky nega le informazioni dei media secondo le quali i patrocinatori dell’Ucraina hanno sospinto Zelensky a intavolare negoziati con la Russia. Questo non andrà a succedere, ha detto il pres. Ucraino. Nell’ottobre del 2022 quattro antichi territori dell’Ucraina si sono uniti ufficialmente alla Russia dopo aver tenuto un referendum popolare. Zelensky ha detto che questi referendum sono stati una farsa e che intende recuperare il controllo di questi territori, inclusa la Crimea che si era integrata alla Russia già nel 2014 con un referendum.

Tutto questo dimostra che nella Nato nessuno sa più chi comanda, a partire dagli Stati Uniti che iniziano ad avere problemi su come controllare la giunta di Kiev e che gli stessi responsabili di Washington sono sul punto di ribaltare la loro politica per evitare la sconfitta di Israele e potrebbero dover dare per persa all’Ucraina.
Questo lascia la UE con il cerino in mano per andare avanti per impedire alla Russia di vincere in Ucraina, continuando a svenarsi per fornire assistenza ad un paese ormai disastrato e prossimo al collasso.

Dal lato russo abbiamo varie dichiarazioni importanti come quella del presidente del Consiglio di Difesa, Fyodor Lukyanov, il qual ha dichiarato che la terza Guerra mondiale è già iniziata e descrive il suo possibile sviluppo. Secondo Lukyanov, di fatto siamo già entrati in una guerra mondiale combattuta su più scacchieri, considerando che, da quando gli USA sono stati attaccati lì11 Settembre, si stava parlando allora di un conflitto di civiltà, quando si era impegnati in quel momento in una guerra al terrorismo mentre non si parlò allora di una guerra amondiale. Tuttavia oggi esiste una situazione simile a quella verificatasi prima della prima e della seconda guerra mondiale, con una frattura negli equilibri internazionali e questo rende molto probabile una collisione frontale tra i blocchi delle grandi potenze.
Questa inevitabile discesa verso un conflitto mondiale è accelerata dallo smantellamento dei vecchi accordi internazionali sulle armi convenzionali e nucleari, così come dal discredito di istituzioni come l’ONU e le altre filiazioni di questo organismo che oggi viene contestato da molte parti.
La fine dello status quo significa il declino del vecchio ordine mondiale che da tutti è oggi riconosciuto ed i conflitti stanno inevitabilmente risorgendo. Esattamente questo è quello che si sta verificando nell’attuale periodo.

Fonti Varie

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

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