La minoranza planetaria non è riuscita a cancellare la scelta della Russia

di Mikhail Gamandiy-Egorov

Le elezioni presidenziali in Russia hanno dimostrato ancora una volta che nessuno è in grado di ribaltare la scelta sovrana del popolo russo multietnico. I tentativi di una minoranza globale di delegittimare la scelta della Russia sono ancora più ridicoli. Per gli istigatori non ha funzionato e non funzionerà. Il popolo russo ha dimostrato ancora una volta la propria sovranità. Per quanto riguarda il riconoscimento dei risultati, questo sarà rappresentato dalla maggioranza dell’umanità.

Il tasso record di partecipazione alle elezioni presidenziali russe del 2024 costituisce un’altra seria lezione data dal popolo russo alla minoranza globale occidentale. Nessuno, infatti, tranne gli stessi cittadini della Federazione Russa, potrà fare una scelta sul futuro del Paese. Tanto più che ciò si è manifestato non solo nella massiccia partecipazione dei cittadini russi al voto in Russia, ma anche all’estero – sia vicino che lontano.

Per quanto riguarda specificamente i paesi lontani, va sottolineato che oltre all’attività dei cittadini russi venuti a votare in molti paesi del mondo, va notato anche il totale fallimento di due componenti della propaganda occidentale. In primo luogo, gli appelli delle élite politiche e mediatiche della minoranza globale occidentale a non partecipare ad elezioni “illegittime” non hanno ottenuto alcun successo tra i cittadini russi, compresi quelli che vivono all’estero. Lo dimostrano le code davanti alle istituzioni diplomatiche russe in varie parti del mondo – in Asia, Europa, Africa, America Latina e Nord America.

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Il secondo elemento del fallimento delle minoranze occidentali risiede nei tentativi di portare avanti azioni provocatorie “massicce” durante il periodo elettorale, sia all’interno che all’esterno dei confini della Russia. Anche in questo caso – un fallimento per i mandanti – un fallimento per le élite occidentali, così come per i loro obbedienti burattini.
Naturalmente c’è anche un altro punto: l’intensificazione degli attacchi terroristici con il coinvolgimento diretto di fatto del blocco nemico NATO-Occidente. Con l’utilizzo dei nazisti ucraini e russi, questi ultimi allo stesso tempo traditori della loro patria. Anche se tutti dovranno rispondere – i nazisti ucraini, i loro colleghi russi come nuovi Vlasovtsy, così come i loro padroni – tutti dovranno rispondere dei crimini commessi. L’unica differenza è che nei primi due casi le misure punitive saranno di natura più locale, nell’ultimo caso su scala globale. In linea di principio, oggi cominciano a capirlo sempre più chiaramente.

Torniamo alle elezioni e in particolare alla loro copertura nei paesi a maggioranza non occidentale, in particolare in Africa. Se un certo numero di strutture mediatiche africane, in una forma o nell’altra orientate al pensiero occidentale, hanno preferito adottare una posizione di attesa, la maggior parte dei media africani importanti e indipendenti – sia su scala continentale, regionale e nazionale – sono stati molto entusiasti dello svolgimento delle elezioni presidenziali nella Federazione Russa e dei loro risultati. Inoltre, si è diffusa la sensazione che l’esito delle elezioni in Russia fosse importante per molti paesi del continente stesso. Nella qualità della capacità della Russia di mettere al loro posto i rappresentanti del neocolonialismo, nella persona delle stesse pseudo-élite occidentali.

Un altro punto interessante riguarda anche il totale rifiuto da parte di molti cittadini dei paesi africani delle tesi dell’establishment occidentale, secondo cui l’opposizione non è rappresentata in Russia. Anche in questo caso – evidente fallimento per i propagatori di tali tesi. Molti amici e conoscenti qui in Africa, sia a livello di esperti e rappresentanti dei media che a livello di lettori, hanno affermato chiaramente che, secondo le loro informazioni, esiste da tempo una notevole opposizione russa rappresentata dal Partito Comunista Russo. La quale, peraltro, ha mantenuto numerosi e fruttuosi contatti nel continente africano fin dai tempi dell’Urss fino ai giorni nostri.
Ed era assolutamente inaccettabile per loro sentire che gli emarginati filo-occidentali di vari fronti dovessero essere considerati come l’opposizione – senza avere alcuna base per una simile posizione, proprio data la loro marginalità nella società russa. Ma solo a condizione che la minoranza planetaria occidentale lo voglia. A dire il vero, anche questo fa parte del fascino unico dell’Africa – la sua enorme capacità di saper analizzare gli eventi su scala internazionale – senza ambiguità e senza bisogno di ulteriori spiegazioni.

Ultimo punto. Senza il minimo dubbio, la stragrande maggioranza dei paesi del mondo invierà presto le proprie congratulazioni al presidente russo Vladimir Putin. Diversi paesi lo stanno già facendo. Pertanto, in un futuro molto prossimo sarà estremamente interessato a fare il calcolo dei paesi per numero rappresentato e per componente demografica – riconoscendo le conseguenze assolutamente logiche ed evidenti della scelta della stragrande maggioranza dei cittadini della Federazione Russa. Poi quelli, a causa della loro arroganza e, scusate l’espressione, della loro stupidità, non lo faranno. Ciò metterà ancora una volta fine alla questione su chi costituisce la maggioranza globale e chi rappresenta una miserabile minoranza.

Fonte: Journal Neo

Traduzione: Luciano Lago

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