La Colombia schiera soldati al confine con il Venezuela

La Colombia schiera soldati al confine con il Venezuela

La Colombia ha schierato il suo esercito al confine con il Venezuela a causa degli ultimi scontri tra le FANB (Forze Armate Bolivariane) venezuelane e gruppi armati colombiani.

Tale provvedimento è stato adottato giovedì a seguito degli ordini impartiti dal Ministero della Difesa colombiano a seguito degli scontri a fuoco avvenuti nei giorni scorsi tra la Forza Nazionale Boliviana (FANB) e gruppi armati irregolari colombiani.

Allo stesso modo, il ministro della Difesa colombiano, Diego Molano Aponte, ha riferito lo stesso giorno sul suo account Twitter che il Consiglio di sicurezza è stato convocato ad Arauca per sabato prossimo, oltre alla leadership militare, alla Polizia, al governatorato di Arauca e sette sindaci della zona al fine di stringere un’alleanza per la sicurezza dei cittadini e l’assistenza umanitaria.

Il Venezuela denuncia gli attacchi dei gruppi paramilitari colombiani contro le installazioni petrolifere della zona di Apure.
Il comandante dell’ottava divisione dell’esercito colombiano, Mauricio Zabala, ha offerto, da parte sua, alcuni dettagli al riguardo e ha sostenuto che l’invio di truppe è finalizzato a garantire la sicurezza dei confini fra Venezuela e Colombia, rifuggendo dagli scontri armati e per garantire la sicurezza del dipartimento di Arauca (Colombia).

Le autorità di Caracas da parte loro avevano avvertito che non permetteranno alla Colombia di lanciare una guerra in Venezuela mediante infiltrazione di mercenari paramilitari.

Gli scontri tra membri della FANB e gruppi armati irregolari colombiani sono iniziati domenica scorsa, quando gruppi criminali colombiani hanno perpetrato un attacco armato contro la popolazione venezuelana di La Victoria , nello stato di confine di Apure, che hanno prodotto la morte di due ufficiali delle FANB. Un fatto duramente condannato giovedì dall’Assemblea nazionale (AN) del paese bolivariano e che ha fatto risalire la tensione.

Le relazioni tra Colombia e Venezuela si sono notevolmente deteriorate negli ultimi anni. Bogotá ha seguito gli Stati Uniti nella decisione di riconoscere il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidó, il quale si è auto-proclamato, nel gennaio 2019, “presidente ad interim” della Repubblica Bolivariana. Sconfessato da altri paesi dell’America Latina, come Argentina e Messico, è stato riconosciuto dagli USA, dalla Colombia, dalla UE, dalla Gran Bretagna e si è impadronito di parecchi milioni di dollari che erano stati congelati al legittimo governo di Caracas.

Caracas accusa Bogotá di addestrare “mercenari e terroristi” in appositi campi al confine per infiltrarsi nel territorio del Venezuela per sabotaggi ed attacchi contro il governo e le infrastrutture del Venezuela. In questo contesto, domenica scorsa, il presidente venezuelano Maduro, ha ordinato all’esercito di mantenere la “tolleranza zero” con i gruppi armati che entrano in Venezuela dal confine con la Colombia.

FANB de Venezuela
Fuerza Armada Bolivariana (FANB)

Nota: Tutti gli analisti ed osservatori sanno che , dietro le operazioni di infiltrazione e di provocazione contro il Venezuela che partono dalla Colombia, c’è la mano degli USA, della CIA e di altre agenzie di intelligence che cercano di sobillare una guerra civile ed un cambio di regime in Venezuela, in stile siriano.
Non per nulla gli USA in Colombia hanno 6 basi militari e forze del comando sud che hanno esattamente il compito di supportare l’esercito colombiano ed addestrare mercenari e guerriglieri da infiltrare in Venezuela. Nell’ultimo tentativo di infiltrazione di circa un anno fa, neutralizzato dalle forze della FANB, sono stati catturati, oltre ad un numero di mercenari, due cittadini USA che risultano essere membri della CIA. I due statunitensi prigionieri hanno confessato di aver preso parte ad un piano per sequestrare il presidente Maduro.
Niente di nuovo in America Latina, i consueti tentativi degli USA di tenere sotto il proprio controllo i paesi che non si piegano al dominio Yankee, approfittando dei governi neocoloniali come quello di Bogotà.

Fonti: Hispan Tv – Telesur

Traduzione e nota: Luciano Lago

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