La Cina giura di vendicarsi contro la possibile missione delle navi da guerra britanniche nel Mar Cinese Meridionale
Il portavoce del ministero della Difesa cinese Tan Kefei ha messo in guardia le potenze occidentali dall’invio di navi da guerra nel Mar Cinese Meridionale, giurando che Pechino potrebbe vendicarsi.
“La parte cinese crede che il Mar Cinese Meridionale non dovrebbe diventare un mare di grande rivalità di potere dominato da armi e navi da guerra”, ha detto Tan durante una conferenza stampa sabato.
Ha sostenuto che la “vera fonte di militarizzazione” nell’area proviene dai paesi “fuori da questa regione che inviano le loro navi da guerra a migliaia di chilometri da casa per flettere i muscoli”.
Il portavoce del ministero della Difesa ha promesso che l’esercito cinese “adotterà le misure necessarie per salvaguardare la propria sovranità, sicurezza e interessi di sviluppo, nonché pace e stabilità nel Mar Cinese Meridionale”.
Ha aggiunto che “il rafforzamento e lo sviluppo della difesa cinese è sempre stato un’aggiunta alla forza globale per la pace”, esprimendo la speranza che “varie parti possano correggere i loro pregiudizi e avere una visione razionale della Cina e del suo sviluppo militare”.
Le osservazioni seguite riportano le informazioni secondo cui la più recente portaerei del Regno Unito, la HMS Queen Elizabeth, potrebbe essere schierata nel sud della Cina nei prossimi mesi come parte della prima missione operativa della nave.
Nel febbraio 2019, l’allora ministro della Difesa britannico Gavin Williamson ha confermato che la prima missione operativa della Queen Elizabeth avrebbe includere il Mar Cinese Meridionale, qualcosa che dovrebbe permettere alla Gran Bretagna “di trasformarsi in una realtà globale “.
Sempre nel 2019, i media hanno affermato che la portaerei e il suo gruppo d’attacco dovrebbero unirsi alle unità delle forze armate statunitensi e di autodifesa giapponesi vicino alle isole Ryukyu giapponesi “non appena all’inizio del prossimo anno”.
Gli sviluppi riportati arrivano in mezzo alle continue tensioni regionali sui territori del Mar Cinese Meridionale che, oltre alla Cina, sono rivendicati da una serie di paesi, tra cui Filippine, Brunei, Malesia, Taiwan e Vietnam.
Nonostante non abbiano rivendicazioni sui territori, anche gli Stati Uniti sono attivamente impegnati nella disputa, inviando le loro navi militari nel Mar Cinese Meridionale per le cosiddette missioni di libertà di navigazione, in ciò che suscita aspre critiche da parte di Pechino che rifiuta tali atti come ” provocazioni ”.
Fonte: Sputnik
Traduzione: L.Lago