Israele sempre più preoccupato per le capacità militari di Hezbollah

Diversi media israeliani hanno analizzato gli ultimi attacchi effettuati dal movimento Hezbollah sul fronte nord ed hanno considerato estremamente grave la situazione che si è determinata con il Libano

In particolare l’ultima operazione condotta da Hezbollah mercoledì 5 giugno, viene considerata “la più importante dall’inizio dei combattimenti” al confine, tale operazione continua a generare molto inchiostro sui media israeliani.

La Resistenza Islamica ha utilizzato diversi droni per bombardare un raduno di forze israeliane a Hurfeish, nell’insediamento di Elkoch, nella Galilea occidentale.

Secondo i media israeliani, la censura ha permesso di pubblicare che un capitano di riserva appartenente al battaglione 5030 della brigata Alon 228 è stato ucciso e che 9 soldati sono rimasti feriti, di cui uno gravemente.

Ma alcuni di questi media hanno riportato diversi morti e 24 feriti, compresi casi disperati. Alcune persone hanno detto che 3 persone sono state uccise.

Alcuni media ritengono che questo attacco dimostri non solo la precisione di cui dispone Hezbollah, ma anche la sua capacità di raccogliere informazioni sugli assembramenti di soldati e non solo vicino al confine.

Due droni, due passi

I media hanno riferito che l’attacco è stato effettuato in due fasi. Nella seconda, quando le squadre di soccorso sono arrivate sul posto, sono state attaccate utilizzando proiettili e droni.

In queste fasi, Yediot Ahronoth ritiene che l’obiettivo sia stato scelto con grande precisione. Riferisce che il primo drone è esploso mentre il secondo è rimasto in aria, in attesa che si radunassero dozzine di personale di sicurezza e di emergenza. E questo per indicare che questi due ordigni erano arrivati ​​a Hurfeish senza alcun allarme o intercettazione, e senza essere stati rilevati dalle apparecchiature di rilevamento israeliane.

Libano, postazione Hezbollah

“Il fatto che questi dispositivi siano lenti e volino a bassa quota, senza traccia radar, rende difficile localizzarli e quindi far scattare l’allarme”.

Yediot Ahronoth aggiunge che Hezbollah ha potuto scegliere in centinaia di casi armi capaci di aggirare i sistemi di difesa attivi e discreti dell’aeronautica militare, vale a dire l’Iron Dome e la guerra elettronica.

Nota inoltre che i proiettili di mortaio sono stati migliorati in modo che possano essere utilizzati per distanze più lunghe e siano più precisi.

Il quotidiano israeliano stima che Hezbollah dispone di “un enorme arsenale di armi che potrebbe superare quello conosciuto dall’intelligence israeliana”.

Secondo le stime dell’Alma Research Institute, il partito della resistenza libanese dispone di 150.000 colpi di mortaio, 65.000 missili con una gittata fino a 80 chilometri, 5.000 razzi e proiettili con una gittata compresa tra 80 e 200 chilometri e altri 5.000 missili con una gittata di 200 chilometri o più, 2.500 droni e centinaia di missili avanzati come missili antiaerei o missili da crociera.

L’operazione in mongolfiera di Tel Shamayim

In una recente intervista, l’esperto israeliano Yuval Azoulay, ricorda nel suo articolo pubblicato sul quotidiano israeliano Calcalist che due droni lanciati da Hezbollah erano poi penetrati per una profondità di circa 70 chilometri in uno dei siti più importanti e sensibili del la Galilee Air Force, che fungeva da base per il sistema di sorveglianza avanzata.
Si dice che uno dei due droni sia stato rilevato dai sistemi di difesa aerea e intercettato con un missile, ma è stato utilizzato come bersaglio di distrazione, per spianare la strada a un drone esplosivo che è avanzato su una traiettoria di volo segreta, fino a raggiungere il più grande pallone di sorveglianza. .

Hezbollah lanciamissili

Le immagini del pallone forato e vuoto sono impresse nella nostra coscienza, ha lamentato, citando alti funzionari israeliani.

Secondo lui, il prezzo di questo sistema supera diverse centinaia di milioni, una somma che avrebbe potuto essere digerita se avesse raggiunto il suo obiettivo. Ma è diventato un obiettivo fisso sotto costante sorveglianza da parte di Hezbollah.

Più di 1000 droni

Interrogando gli alti ufficiali israeliani sui droni di Hezbollah, l’esperto israeliano ha affermato che “la realtà è complicata nei cieli del nord, alla luce della crescente minaccia dei droni lanciati quotidianamente da Hezbollah dal Libano. »

Secondo lui, la confusione si riflette chiaramente quando i missili intercettori israeliani talvolta colpiscono gli stessi droni israeliani.

Gli alti ufficiali gli hanno detto che dall’inizio dei combattimenti sono stati lanciati più di 1.000 droni, compresi droni suicidi e da ricognizione.

Il fatto che Hezbollah abbia sistematicamente colpito e distrutto le telecamere e i sistemi di sorveglianza che l’esercito aveva schierato lungo la recinzione di confine per accecare le sale operatorie in Israele è stata “una grave sconfitta”, ha detto.

I droni sono una guerra di logoramento nel Nord”, ha riportato uno degli ufficiali anziani.

Fonte: Al Manar

Traduzione: Fadi Haddad

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