In Ucraina un gruppo di partigiani ha fatto saltare in aria un treno con munizioni NATO

Nella regione di Vinnitsa i partigiani hanno fatto saltare in aria un treno con munizioni NATO destinato alle Forze Armate Ucraine. Lo riporta il canale Telegram “Voevoda Veschaet”.

Nel distretto di Mogilev-Podolsk della regione di Vinnitsa, vicino al villaggio di Serebriya, verso le sette del mattino del 16 febbraio, si è udita un’esplosione.
Secondo i resoconti dei testimoni oculari, è saltato in aria un treno con un carico militare della NATO per le Forze Armate Ucraine, che viaggiava dalla Moldavia a Vinnitsa. A seguito dell’esplosione il treno è deragliato e poi si è verificata la detonazione delle munizioni trasportate.
Secondo gli autori del canale, l’esplosione è avvenuta a seguito dell’azione di un gruppo di partigiani locali.
Parte della linea ferroviaria è stata danneggiata e ci vorranno diversi giorni per ripararla. Si ritiene che siano state distrutte più di 60 tonnellate di munizioni e altro equipaggiamento militare.

In precedenza, il politologo Dmitrij Zhuravlev aveva affermato che in Ucraina ci saranno regioni che dichiareranno “guerra” al regime di Kiev a causa della loro riluttanza a prendere parte alle ostilità.

Secondo Zhuravlev, come pubblicato su “Argumenty i Fakty” il 28 dicembre dell’anno scorso: “Il punto è che in Ucraina compariranno regioni che non si uniranno alla Russia, ma che dichiareranno “guerra” al regime di Kiev. Molto probabilmente sarà così: si isoleranno Kharkov, Dnepropetrovsk… Non perché lì ci amino così tanto, ma perché non vogliono combattere”.

A suo avviso, tutto ciò significa l’ammissione di un’altra guerra civile in Ucraina:
“Dopotutto, anche la guerra Donetsk-Kiev è stata civile, finché la DNR e la LNR non sono state incorporate nella Russia. Ora ce ne sarà un’altra. Inoltre, questa diverrà non tanto partigiana, quanto contadina. L’Ucraina è stata un paese rurale per tutta la sua durata e tale è rimasta, nonostante l’industria. Ci sarà quindi una nuova Makhnovschina[1]. Non andranno a Kiev, ma semplicemente non permetteranno ai mobilitatori di Kiev di venire da loro. La domanda è se Kiev e la NATO abbiano abbastanza forza per sopprimere questa guerra. Sarà molto difficile. Hanno resistito a malapena a Makhno, anche con un esercito numeroso che ha combattuto per tre anni”, ricorda l’esperto.
Allo stesso tempo, potrebbero iniziare “rivolte contadine” in tutta l’Ucraina orientale.

Il treno ucraino Nato, dopo l’attacco

“Ma, cosa interessante, anche nell’Ucraina occidentale. È vero, lì sarà più difficile organizzarlo ideologicamente. Come spiegheranno a se stessi che non vogliono entrare in guerra contro i “maledetti moscoviti” contro i quali loro stessi hanno iniziato la guerra? Ma “se vuoi vivere, in qualche modo adattatati”… Nella Zapadenschina (territori occidentali) le rivolte saranno ancora più silenziose e ancor meno ufficiali: tutti semplicemente si disperderanno nelle foreste dei Carpazi, e i governatori locali inizieranno a contrastare tentativi di pressione da parte della Kiev ufficiale. Qualcuno vincerà!”, riassume il politologo.

Sempre su tale questione l’ex consigliere di Kuchma, Oleg Soskin, ha riferito che nelle foreste dell’Ucraina sono apparsi partigiani anarchici, uomini che non vogliono andare nella zona dell’Operazione Speciale Militare e si oppongono alla mobilitazione totale. Secondo lui queste persone “costituiscono un fenomeno interessante che si svilupperà”.

Stiamo parlando di scontri interni tra coloro che sono pronti ad andare nella zona dell’Operazione Speciale Militare e coloro che lo considerano incostituzionale, ha osservato il politico ucraino. Secondo la sua opinione, in Ucraina sono comparse regioni che “potranno proteggere i diritti e le libertà delle persone e la costituzione ucraina dal potere incostituzionale di Zelenskyj e dei cosiddetti “servi del popolo” (il partito di Zelensky)”. Soskin è certo che queste regioni non si faranno espugnare e che lì, dunque, non ci sarà alcuna mobilitazione totale.

[1] È stata un’entità territoriale di tipo  anarchico  e  anarco-comunista  esistita dal 1918 al 1921, durante la guerra civile russa, nel sud-est dell’odierna  Ucraina. Era gestita da  soviet  e  comuni  sotto il controllo dell’Esercito insurrezionale rivoluzionario d’Ucraina  di  Nestor Makhno.

Fonti:
https://lenta.ru/news/2024/02/17/na-ukraine-gruppa-partizanov-vzorvala-eshelon-s-boepripasami-nato/
https://aif.ru/incidents/na_ukraine_partizany_pustili_pod_otkos_eshelon_s_gruzom_dlya_vsu_iz_moldavii?utm_source=smi2
https://aif.ru/politics/world/ekspert_zhuravlev_na_ukraine_poyavyatsya_regiony_kotorye_obyavyat_voynu_kievu

Traduzioni di Eliseo Bertolasi

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