Il Voltafaccia dei 5 Stelle consegna l’Italia alla speculazione finanziaria
Avevano detto, il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, e i suoi accoliti :
Come si prevedeva parlamentari grillini hanno fatto il “salto della quaglia” e hanno approvato oggi con il loro voto l’introduzione del MES, fittiziamente riformato, il meccanismo finanziario che di fatto è lo strumento della Troika per spogliare l’Italia delle sue risorse.
Un fondo che ha l’essenziale funzione di salvare le banche francesi e tedesche fortemente indebitate mediante apporto di denaro fresco, prelevato dal risparmio italiano.
Il tradimento dei grillini si è consumato ed è questo l’ennesimo voltafaccia da un partito che si era presentato per rivoltare tutto ed è diventato il più servile lacchè dei potentati finanziari, delle lobby di potere, delle politiche neoliberiste, delle grandi multinazionali (dalla Benetton alle grandi Farmaceutiche), delle Banche estere e del clientelismo affaristico.
Con la riforma del MES, un fondo finanziario di diritto lussemburghese, una finta riforma, la sostanza non cambia.
Mettiamo il debito italiano nelle mani di un Fondo speculativo che un domani potrà richiedere, quale creditore privilegiato, anche la ristrutturazione del debito pubblico e sindacare sulle misure di economiche e di bilancio decise da qualsiasi governo in carica. Questo significa che i potentati finanziari metteranno direttamente mano alla spesa pubblica italiana molto di più di quanto avventiva fino ad ora, con tutte le conseguenze in termini di provvedimenti fiscali (sul risparmio degli italiani) e tagli alla spesa pubblica.
Il MES in ogni caso dispone di uno status che schiaccia l’economia reale e va a condizionare tutti i provvedimenti economici del governo, un controllore occulto (ma neanche tanto) che conterà di fatto molto di più di qualsiasi parlamento, disponendo anche di una esonerazione da ogni responsabilità.
Non a caso qualcuno ha definito i parlamentari 5 Stelle i “nuovi sicari” dell’Italia, gente prezzolata ed opportunista che, pur di mantenere poltrone, privilegi, potere di nomina e di gestione di risorse pubbliche, hanno di fatto svenduto l’interesse pubblico per il proprio interesse privato.
Si era già visto con tutte le altre promesse tradite, dal “no TAV”, che era diventato un Si Tav, dal No Benetton che era divenuto una proroga ai Benetton, dal mai con il PD al ritrovarsi a braccetto con gli esponenti politici del PD. Un sodalizio fra i “vecchi e i sunovi sicari” dell’Italia. Un fatto che difficilmente potranno dimenticare i cittadini che, con ingenua speranza di cambiamento, avevano votato il partito dei grillini.
Era piuttosto logico che i potentati finanziari avrebbero dettato all’Italia le regole per rientrare nello schema per sottoporsi ai mercati e non aspettarsi soltanto l’emissione di moneta fatta dalla BCE per sopperire alle esigenze dei paesi più in crisi come l’Italia. Arriverà il momento in cui i potentati richiameranno all’ordine il governo italiano, quale che sia, e questo dovrà attuare tutte le riforme e i provvedimenti che da Bruxelles saranno richiesti. La sovranità monetaria non è una opinione ma è un fatto: o ce l’hai o non ne disponi e sei un paese legato mani e piedi alla finanza sovranazionale.
L’Italia ha perso la sua sovranità, da quando ha privatizzato le sue Banche di interesse pubblico (inclusa la Banca d’Italia) e definitivamente nel momento in cui è entrata nella gabbia dell’euro, con l’approvazione del MES si va a perdere anche l’ultimo residuo di sovranità. Così oggi si vede la differenza che passa fra un paese sovrano e un paese nelle mani degli speculatori.
Grazie ai sicari del PD e dei 5 Stelle e compagnia cantante mentre aspettiamo che presto venga il giorno del “redde rationem”, che nella storia prima o poi arriva.
Luciano Lago