Il pericoloso scambio di parole tra Trump e Medvedev
WASHINGTON (Uypress/Scott Ritter*) – Il duro scambio di battute tra il presidente Trump e l’ex presidente Medvedev sottolinea quanto sia diventato pericoloso il deterioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Russia. Con l’intensificarsi della retorica, dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze.
Le minacce diffuse non sono vane.
Il presidente Trump è rimasto affascinato dalla soluzione “Nasrallah” proposta da Israele: la decapitazione della leadership e la distruzione del management intermedio, concepite per provocare il rapido collasso di un governo/sistema.
Fu tentato (e fallì) in Iran.
Ma Trump è consigliato dai russofobi, convinti che gli Stati Uniti possano attuare con successo un piano del genere contro la Russia. Questo piano inizia con le sanzioni, come tutti i piani simili. Si conclude con un attacco devastante a Mosca. La conversazione immaginaria di Trump con Putin, in cui minaccia di “bombardare Mosca”, è indicativa del pensiero del Presidente al riguardo.
L’attacco di decapitazione preferito viene effettuato utilizzando bombardieri B-52 che lanciano missili da crociera, accompagnati da missili Trident lanciati da sottomarini di classe Ohio operanti al largo delle coste della Russia, consentendo un volo con traiettoria più piatta e tempi di volo più brevi.

Missili russi
Il commento di Medvedev sulla “Mano Morta” indica che la Russia è ben consapevole dei piani di Trump. La “Mano Morta”, o sistema perimetrale, è un meccanismo/piano di sicurezza di lunga data che garantisce una rappresaglia nucleare su vasta scala nel caso in cui una nazione fosse così incosciente da tentare un attacco di decapitazione.
Risale all’era sovietica, quando uno speciale reggimento missilistico SS-20 fu dotato di dispositivi di trasmissione radio al posto delle testate nucleari. Questi missili venivano lanciati trasmettendo codici di lancio che indirizzavano tutte le armi nucleari strategiche ai loro obiettivi, anche in caso di sconfitta di Mosca.
Non si trattava di teoria: nel mio libro, “Disarmament in the Age of Perestroika”, scrivo di come i sovietici trasferirono questa capacità al sistema SS-25 una volta che l’SS-20 fu gradualmente eliminato ai sensi del Trattato INF.
Attualmente questa missione è svolta da uno speciale reggimento missilistico SS-27.
Ci sono altre componenti in “The Dead Hand”. Il riferimento di Medvedev è un crudele promemoria per Trump e i suoi pianificatori che è suicida anche solo considerare un attacco preventivo di decapitazione contro la Russia. Speriamo che questo messaggio arrivi. Altrimenti, l’allusione di Medvedev a “The Walking Dead” rappresenterà il futuro degli Stati Uniti e del mondo.
*Scott Ritter, analista militare, ex ufficiale dell’intelligence navale statunitense
Fonte: UyPress – Agenzia di stampa uruguaiana
Traduzione: Lucino Lago