Il New York Times ridicolizzato per aver minimizzato le violenze e i disordini di BLM come “disinformazione”

Il New York Times ridicolizzato per aver minimizzato le violenze e i disordini di BLM come “disinformazione”

Il New York Times è stato criticato online per aver affermato bizzarramente che la violenza attorno alle proteste di Black Lives Matter nel 2020 era semplicemente “disinformazione” paragonandola alle teorie del complotto sul Deep State.

Jennifer Medina di The Grey Lady ha cercato di svelare il mistero dietro al fatto che i latino americani abbiano votato i repubblicani negli Stati Uniti, in un articolo di venerdì intitolato: “Una domanda irritante per i democratici: cosa spinge gli uomini latino americani a diventare repubblicani?”

Medina ha preso in giro le motivazioni dei repubblicani latino-americani attraverso una serie di interviste, prima di tentare di ridicolizzare l’idea che lo “stato profondo” avesse assunto il potere durante l’amministrazione Trump o che le proteste di “Black Lives Matter abbiano causato violenza diffusa”, respingendo entrambe le idee come “disinformazione”.

“Alcune delle frustrazioni espresse dagli uomini repubblicani ispanici sono alimentate dalla disinformazione, comprese le teorie del complotto secondo cui lo ‘stato profondo’ ha preso il sopravvento durante l’amministrazione Trump e la convinzione che le proteste di Black Lives Matter abbiano causato violenza diffusa”.

Inutile dire che l’occhio sempre vigile di Twitter non ha lasciato scivolare questa affermazione sulla violenza diffusa. Un utente di Twitter è stato schietto nella sua analisi: “Il New York Times sta mentendo”.

Altri hanno criticato il New York Times per aver usato giri di parole per sminuire la gravità e la portata della violenza assistita durante le proteste del BLM negli Stati Uniti nel 2020.

Secondo Forbes, tra la morte di George Floyd per mano del dipartimento di polizia di Minneapolis il 25 maggio e l’8 giugno 2020, almeno 19 persone sono morte durante le proteste.

Ci sono stati molti feriti e ricoveri su entrambi i lati delle barricate durante le proteste e le rivolte che hanno avuto luogo negli Stati Uniti nel 2020.

Secondo quanto riferito, sei agenti sono stati gravemente feriti in un periodo di 24 ore dei disordini di Seattle nel 2020. Secondo uno studio, “115 persone sono state colpite al collo o alla testa tra il 26 maggio e il 27 luglio” da proiettili a impatto cinetico sparati dalla polizia ( KIP).

Altri hanno evidenziato la sfilza di aziende che sono state danneggiate o distrutte durante le proteste di BLM.

Altri ancora hanno fatto un confronto tra il NYT e la ormai famigerata copertura dell’evento della MSNBC.

Fonte

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