Il conflitto in Ucraina giunto al suo punto esiziale: l’occidente ammetterà la sconfitta?

di Luciano Lago

Bisogna prendere atto che quello che accade in Ucraina corrisponde alle previsioni fatte dalla Russia a suo tempo. Le bugie diffuse dalla propaganda filo Nato e filo Ucraina sono crollate miseramente.
Tutte le conseguenze di questo conflitto, ormai definito con la sconfitta dell’Ucraina, contraddice le previsioni fatte dall’occidente e conferma quanto previsto da analisti indipendenti. La Russia esce più forte e consolidata nel suo potere strategico, militare, industriale ed economico rispetto a due anni fa, contrariamente a quanto afferma ancora oggi la Von der Leyen. Le conseguenze di questo vanno a dipendere dal contesto geopolitico mondiale ed europeo.

Ci troviamo già di fatto immersi in una guerra mondiale fredda ma con molti punti caldi che può innescare un conflitto globale fra Russia Cina e la Nato.
Questo non deve accadere  necessariamente perchè la Russia voglia fare passi azzardati ma è sufficiente un incidente nelle aree sensibili del Baltico o del Mar Nero per determinare questo incendio.
Dalla parte occidentale gli analisti stanno rilevando un insieme di movimenti di forze militari, di aumento delle spese e di riarmo che  non avrebbe senso se non si sta pensando ad un conflitto diretto con la Russia. Un tale fermento potrebbe significare una preparazione accelerata ad una prossima guerra con la Russia che i tedeschi prevedono entro il 2025 (https://europeanconservative.com/articles/news/leaked-german-defense-document-sketches-out-russian-war-scenario/ ).
Il contesto è quello della paura di un cambio dell’equilibrio politico che si determinerebbe in caso di una vittoria della Russia.
A Washington e Bruxelles non si vuole accettare una vittoria della Russia in Ucraina. Questo avviene  dopo 25 anni di un processo di contenzione della Russia da parte della Nato e di Mosca che non ha mai accettato le linee di avanzamento della Nato verso i suoi confini.
Esiste una paura dell’occidente che non vuole rassegnarsi alla vittoria della Russia a tutti i costi e si oppone a un tale sbocco con l’aumento degli armamenti e delle esercitazioni militari sotto i confini russi, paventando un possibile attacco russo ai paesi della Nato.
Da quello che si vede nella realtà, la Russia non ha mai fatto capire di voler attaccare la Nato, non esistono dichiarazioni nè documenti in proposito  ma piuttosto Mosca ha richiesto che la frontiera strategica della Nato e le sue armi offensive devono tornare al 1997. Proposta a cui gli USA hanno risposto seccamente No.

Truppe Nato in Est Europa

Chi sta aumentando le spese militari e chi sta schierando truppe nell’est Europa e trasferisce masse di propri soldati 150.000 dalle frontiere dell’Atlantico in Europa, oltre ai centomila  già  presenti, dalla Polonia alla Romania e paesi Baltici, sono gli USA. 

Possibilità di negoziati: zero.
Impossibile arrivare a un tavolo di negoziati con un paese, l’Ucraina, che nega questa eventualità per legge interna. Se l’occidente non cambia la sua impostazione aggressiva, sarà impossibile negoziare.
L’espansione della NATO in Finlandia e in Svezia non lascia prevedere nulla di buono ed aumenta il rischio di un conflitto.
La Russia insiste nelle sue richieste: 1) l’Ucraina neutralizzata, denazificata e fuori dalla Nato e dalla UE. 2) Riconoscimento delle nuove frontiere. 3) Un trattato sulla sicurezza europea che stabilisca una volta per tutte i limiti all’espansione della Nato.
Se non si arriva a questo può accadere qualsiasi cosa e non si può essere ottimisti al riguardo, visto che esiste un grande pericolo di conflitto.

La Nato non vuole accettare la sua sconfitta in Ucraina ed in realtà i responsabili dei paesi Nato non temono un attacco russo ma piuttosto si rendono conto che il potere della Russia, dopo la vittoria in Ucraina, si andrà ad espandere nei paesi sotto l’influenza russa, come la Moldavia, la Transnistria    e la possibilità di un corridoio tra Slovacchia, Ungheria  Serbia,  diventa concreta e questo porterebbe a un cambiamento ed a una frattura tanto in Europa come nella Nato. L’influenza russa può contaminare i paesi dell’Est Europa è questo è il reale pericolo paventato da Washington e da Bruxelles che hanno speso enormi investimenti in propaganda per promuovere il “pericolo russo”.
Ne consegue che nessuna delle parti accetta soluzioni di copromesso, con gli Stati Uniti che sono in fase pre elettorale e la Russia che fa leva sulla debolezza e disunità dei paesi occidentali, stretti in una crisi sempre più incalzante.

La volontà di dominio dell’Impero USA sul mondo e sull’Eurasia è sempre quella e non cambia, basta leggere i rapporti degli strateghi di Washington e la presa su l’Europa è più forte oggi che non quaranta anni fa. Difficile che l’elite di potere statunitense rinunci ai suoi programmi e possa conciliarsi con il nemico di sempre che oggi non è più soltanto la Russia ma quei paesi che vogliono essere indipendenti e non accettano le regole scritte dai dominanti (Cina, India, Sud Africa, Iran, ecc.).
Allo stato attuale non c’è molto da essere ottimisti: soltanto un miracolo potrebbe evitare al mondo un nuovo devastante conflitto tra le superpotenze, a meno che si verifichi un cambiamento inaspettato.

veronulla

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