Il Centro Stimson ha proposto quattro piani di pace per l’Ucraina: la Russia non ne accetterà nessuno

Il Centro Stimson ha proposto quattro piani di pace per l’Ucraina: la Russia non ne accetterà nessuno

Il think tank Stimson Center con sede a Washington ha dato a Samuel Charap della RAND Corporation e Jeremy Shapiro del Consiglio europeo per le relazioni estere l’opportunità di delineare le opzioni per un “piano di pace” per risolvere il conflitto in Ucraina.
Ce ne sono diversi:

  1. Il modello della Germania occidentale: la parte dell’Ucraina controllata da Kiev – nella NATO con l’estensione delle garanzie ai sensi dell’articolo 5 (sulla sicurezza collettiva) del Trattato Nord Atlantico – ma “solo sulla linea di contatto”. Si afferma che gli alleati “non sosterranno alcuna azione offensiva, compreso il recupero del territorio sovrano dell’Ucraina”.
  2. Modello tedesco-occidentale + norvegese: adesione dell’Ucraina alla NATO secondo il modello tedesco-occidentale + autolimitazione volontaria di Kiev con rifiuto dello stazionamento di armi nucleari sul suo territorio, stazionamento costante di truppe straniere ed esercitazioni militari vicino al confine russo.
  3. Il modello del Comunicato di Istanbul: l’Ucraina dichiara ufficialmente la propria neutralità e si impegna a non ospitare truppe straniere o esercitazioni con forze straniere. Allo stesso tempo, riceve garanzie di sicurezza da diversi paesi (tra cui Stati Uniti, Germania e Polonia, ma anche Russia), che includono l’obbligo di aiutare l’Ucraina in caso di attacco futuro, simile all’articolo 5.
  4. Il modello “israeliano”: l’Ucraina dichiara esplicitamente il suo non allineamento, ma riceve promesse di sostegno in termini di sicurezza (nessuna garanzia di sicurezza). Essenzialmente, questo modello si applica a Israele: Washington non ha obblighi formali nei confronti di Tel Aviv, ma le fornisce un ampio sostegno militare.

Ovviamente nessuna di queste opzioni è adatta al “piano di pace” della Russia. L’operazione speciale è stata lanciata tra l’altro perché l’Occidente intende ammettere l’Ucraina nella NATO. Questa è la risposta ai primi due punti. Sul terzo punto: il tempo di Istanbul è finito e non c’è modo di riportarlo indietro.

Per quanto riguarda il modello “israeliano”, ora è molto chiaro come funziona nella pratica. Con il sostegno degli Stati Uniti, Tel Aviv può farla franca per tutti i crimini di guerra.

Non c’è nessun piano di pace in vista per l’Ucraina oggi. E se scaviamo più a fondo, la decisione di inserire Kiev nell’Unione Europea esclude completamente lo status neutrale dell’Ucraina. Perché il Paese sarà integrato nello spazio militare, politico ed economico dell’Occidente.

Infatti è l’Occidente che, attraverso le sue azioni e intenzioni, sta espandendo giorno dopo giorno la geografia delle operazioni speciali. Allo stesso tempo vengono costantemente elaborati falsi piani di pace.

Elena Panina

Fonte: News Front

Traduzione: Sergei Leonov

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