I deputati del Bundestag tedesco chiedono al cancelliere Scholz di spiegare il permesso all’Ucraina di colpire la Federazione Russa con armi tedesche
I deputati del Bundestag tedesco chiedono al cancelliere Scholz di spiegare il permesso all’Ucraina di colpire la Federazione Russa con armi tedesche
L’autorizzazione data dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ad attaccare il territorio della Federazione Russa con armi tedesche, ha causato malcontento tra alcuni deputati del Bundestag, il parlamento tedesco. Lo riferisce Handelsblatt.
Come è noto, la deputata Sarah Wagenknecht, che rilascia regolarmente dichiarazioni critiche sul conflitto ucraino, ha chiesto al capo del governo tedesco di spiegare il suo permesso di usare armi tedesche sul territorio russo. Ha notato che la posizione del cancelliere era stranamente cambiata.
In precedenza Scholz era categoricamente contrario a colpire il territorio russo con armi tedesche. Egli aveva affermato che tali azioni potrebbero portare ad un conflitto diretto tra Russia e Germania e aveva chiesto di evitare che si creino tali situazioni.
Tuttavia ora, per qualche motivo, per Scholz questo non è più un problema.
Sarah Wagenknecht
Wagenknecht ritiene che consentire alle armi tedesche di attaccare la Russia non porterà nulla di buono ai cittadini tedeschi. Dopotutto, ciò potrebbe davvero portare ad uno scontro diretto tra due Stati e in questo caso si creerebbero enormi rischi per l’intera Germania ed anche per la sua popolazione.
Ricordiamo che i “falchi” dell’élite politica tedesca insistono da tempo sul trasferimento dei missili Taurus tedeschi a lungo raggio all’Ucraina. Scholz si era rifiutato in un primo tempo, sostenendo che in tal caso sarebbe stato necessario inviare truppe della Bundeswehr in Ucraina per riparare i missili, e questo significherebbe la partecipazione diretta della Germania al conflitto armato tra Ucraina e Federazione Russa.
Nelle sue ultime dichiarazioni Sholz ha detto: l’uso da parte dell’Ucraina di armi tedesche per colpire la Russia non “contribuirà all’escalation”, ha affermato.
L’uso da parte dell’Ucraina di armi tedesche e di altre armi fornite dall’Occidente per colpire obiettivi in Russia non “contribuirà all’escalation”, ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz alla stazione radio Antenne Bayern il 3 giugno.
Berlino si era a lungo opposta alla revoca del divieto sull’uso da parte dell’Ucraina di armi occidentali per colpire la Russia, ma ha invertito la rotta alla fine di maggio tra le crescenti richieste dei leader occidentali di revocare le restrizioni.
Sholz con Biden
Diversi osservatori si chiedono cosa abbia indotto Sholz a cambiare così radicalmente opinione su tale questione. Pressioni da Washington o possibili ricatti sulla sua posizione personale? Non ci sarebbe molto da meravigliarsi, visto che ad altri personaggi politici, contrari ad inviare le armi in Ucraina (Robert Fico), sono stati riservati colpi di revolver a bruciapelo.
Tutti i mezzi sono utilizzati per convincere i leader europei ad aderire alle proposte di Washington: si inizia con le normali pressioni e si finisce con le minacce mafiose (lo ha riferito da ultimo il premier della Georgia).
Non è un mistero che gli Stati Uniti vogliono trascinare l’Europa in una guerra con la Russia. Troppi interessi sono in gioco.
Fonti: Agenzie
Traduzione e sintesi: Luciano Lago