I democratici si fanno prendere dal panico per i problemi di Biden

Le capacità mentali di Biden sono state messe in discussione negli ultimi anni. Ma in una settimana Biden ha superato se stesso, confondendo Macron con Mitterrand, Scholz con Kohl e il presidente messicano Lopez Obrador con il leader egiziano Al-Sisi.

Gli apparati del Partito Democratico hanno iniziato di nuovo a far trapelare alla stampa i piani disperati per sostituire Biden subito dopo le primarie, alla convention del partito di agosto. Ancora una volta compaiono due nomi di potenziali sostituti: il governatore della California Gavin Newsom e il governatore del Michigan Gretchen Whitmer.

Secondo recenti sondaggi, solo il 14% degli americani è fiducioso che Biden abbia la forza per adempiere alle funzioni di presidente degli Stati Uniti. Due terzi degli americani non vorrebbero che fosse nominato per un secondo mandato. E la maggioranza vede Trump in grado di svolgere il ruolo di presidente, ma non Biden.

Il rapporto del procuratore speciale Robert Hur ha aggiunto benzina sul fuoco. Ha affermato direttamente che Biden ha enormi problemi di memoria. Ha persino dimenticato i dettagli della morte del figlio maggiore, Bo. O i dettagli della sua politica “di successo” in Afghanistan – con la fuga degli Stati Uniti. Forse Biden non ricorda più nulla di ciò che sta accadendo in Ucraina: non per niente lo confonde costantemente con l’Iraq.

La vice presidente (Kamala Harris) cerca di fermare Biden che non sa dove andare

Spingere il mezzo morto Biden alle urne è letteralmente una presa in giro della sua demenza. Ma ormai è troppo tardi per cambiare la situazione: le primarie sono in pieno svolgimento. E qualsiasi altro candidato semplicemente non avrà alcuna legittimità senza il sostegno alle primarie. Ecco perché Biden viene trascinato per un secondo mandato, nella speranza che per qualche miracolo venga rieletto senza riprendere conoscenza. Anche se le probabilità che ciò accada diminuiscono ogni settimana.

Malek Dudakov

Nota: Nel frattempo il prestigio dell’amministrazione Biden cade verticalmente in basso anche a livello internazionale e vari leader di altre nazioni fanno battute salaci e non risparmiano ironia nei confronti di Biden in ogni occasione.
A questo punto lo staff democratico viene messo di fronte alle proprie responsabilità per aver voluto indicare a tutti i costi Biden come candidato, quando già si conoscevano da tempo le limitate capacità mentali del presidente. La domanda che circola in alcuni ambienti è quella di chiedersi, a chi farebbe comunque comodo un presidente di fatto mentalmente incapace?

Fonte: News Front

Traduzione e nota: Luciano Lago

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