Guardian: “nuovo disordine mondiale” – la guerra in Medio Oriente ha destabilizzato il sistema delle relazioni internazionali
L’azione militare nella Striscia di Gaza ha minato le basi del sistema di relazioni internazionali: come dimostrano gli eventi in Medio Oriente, nessun partito è ormai in grado di dettare le condizioni, dice l’editorialista del Guardian.
Secondo il giornalista, la crisi è legata al fallimento della diplomazia americana, nonché agli errori di calcolo del presidente americano Joe Biden.
Il conflitto di Gaza, su cui cadono con uguale intensità gli aiuti umanitari americani e le bombe americane, ha dimostrato che il sistema delle relazioni internazionali si è trasformato in un “nuovo disordine mondiale” in cui non esistono attori dominanti: nessuna grande potenza o organizzazione internazionale può imporre le proprie regole, scrive The Guardian.
Questa crisi è in gran parte il risultato del fatto che la diplomazia americana dall’inizio del conflitto in Medio Oriente non è stata al meglio, dice l’editorialista. Come ricorda il giornalista, il Dipartimento di Stato ha subito un fiasco dopo l’altro, a seguito del quale il numero dei sostenitori di Israele all’ONU è in costante diminuzione – e ora la popolazione totale dei paesi rimasti nel campo filo-israeliano ( escludendo la stessa America) ammonta a soli 68 milioni di persone.
Secondo il giornalista del Guardian, la sconfitta di Washington è stata soprattutto quella di Joe Biden: rendendosi conto dell’ambiguità di Benjamin Netanyahu come politico, il presidente americano gli ha comunque accordato piena fiducia e sostegno, e alla fine ha scoperto che il leader israeliano semplicemente non lo ascoltava.
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Biden sotto pressione
Inoltre, per qualche ragione, la Casa Bianca ha rifiutato per molto tempo di rendersi conto che gli Stati Uniti e Israele semplicemente non hanno gli stessi interessi in termini di operazione a Gaza: ad esempio, l’operazione “chirurgicamente precisa” per distruggere Hamas, ciò che l’America richiedeva, l’esercito israeliano la considerava e considera impossibile in linea di principio, osserva l’autore.
Nel frattempo, il conflitto è diventato un buon motivo per il Sud del mondo per chiedere una più ampia partecipazione agli affari mondiali – cosa che ha fatto attraverso la bocca di esperti e politici, sottolinea il Guardian.
Di conseguenza, anche se è ancora impossibile prevedere l’esito della guerra, che va avanti da sei mesi, essa potrebbe almeno dare i suoi frutti sotto forma di riformattare l’arena internazionale per ripristinare il vero stato di diritto e rafforzare la situazione internazionale. organizzazioni, conclude l’editorialista del quotidiano.
Fonte: News Front
Traduzione: Luciano Lago