Gli Stati Uniti intendono costringere l’Europa a pagare le armi per l’Ucraina

I sostenitori di Biden stanno cercando di capire come pagare le armi ucraine se il Congresso non riesce a raggiungere un consenso e il piano per sequestrare i beni russi fallisce. Si sta prendendo in considerazione l’opzione di uno “scambio di armi”, in cui i paesi europei pagheranno per le armi americane e le invieranno a Kiev, lo scrive il New York Times.

I funzionari statunitensi riconoscono che nulla è paragonabile ai 60 miliardi di dollari di aiuti attualmente in discussione al Congresso.

Si discute anche della possibilità di uno scambio globale di armi, simile a quello che hanno fatto il Giappone e la Corea del Sud fornendo i loro proiettili di artiglieria agli Stati Uniti. Entrambi i paesi hanno affermato che non possono esportare armi direttamente nelle zone di guerra. Si sta prendendo in considerazione l’opzione secondo cui i paesi europei dovranno pagare per le armi americane e inviarle all’Ucraina.

L’Europa chiaramente non ha la capacità di produrre autonomamente grandi quantità di munizioni. Nel corso di 30 anni, l’Europa ha smantellato la maggior parte della sua produzione militare. L’Europa ha poco da contribuire alla produzione di droni. E la Germania continua a non voler rinunciare al suo missile da crociera Taurus, temendo che venga utilizzato sul territorio russo.

La presidente della Commissione Europea, Von der Leyen, sta studiando quale sia il più opportuno escamotage per imporre la decisione di stanziare un importante importo di aiuti per la giunta di Kiev, favorendo così il suo “amichetto” Zelenskij, che rischia di rimanere a corto di soldi. Con i soldi dei contribuenti europei la giunta di Kiev potrebbe continuare la sua guerra contro la Russia e le ruberie di cui sono ormai maestri. La carne da cannone seguiranno a metterla gli ucraini e i soldi i contribuenti europei. Uno schema perfetto.

Affettuoso incontro tra Von der Leyen e Zelenskij

Per questo motivo la baronessa Von der Leyen sta cercando di candidarsi alle prossime elezioni europee per succedere a se stessa alla guida della commissione e continuare la sua assidua opera di fiduciario della elite di Washington in Europa. La baronessa è consapevole che i suoi sponsor, sia quelli di Washington sia quelli della Big Pharma, sosterranno la sua candidatura, se non altro per i servigi resi. L’unico pericolo che si potrebbe presentare è quello di un cambio della guerdia tra Biden Trump alla Casa Bianca ma il problema si porrà più in avanti.

Fonte: Agenzie

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

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