Gli Stati Uniti devono essere in “guerra permanente” perché “la loro economia dipende da questo”, lo afferma l’ex analista della CIA

Larry Johnson ha sottolineato che mentre la Russia ha effettuato cinque operazioni militari fuori dal suo territorio dal 1991, gli Stati Uniti hanno effettuato più di 215 interventi in altri paesi.
L’economia degli Stati Uniti, e in particolare il suo complesso militare-industriale, dipende dalle guerre che Washington conduce in diverse parti del mondo, ha affermato venerdì scorso l’ex analista della CIA Larry Johnson in un’intervista al canale YouTube “Judging Freedom”.

“Siamo impegnati in una guerra permanente e senza fine”, ha detto Johnson. “Dobbiamo continuare a combattere qualcuno per far andare avanti le industrie della difesa, perché l’economia americana dipende da questo”, ha detto.

Inoltre, il veterano dell’intelligence americana ha osservato che mentre Mosca “ha partecipato a cinque operazioni militari fuori dalla Russia, tutte sul suo confine”, dal 1991, “gli Stati Uniti hanno partecipato a più di 215 interventi militari in altri paesi”.

“Quindi, solo a giudicare dai numeri, ditemi, quale paese si sta comportando come una potenza imperialista?” ha detto Johnson.
Domanda retorica naturalmente a cui è facile rispondere.

Fonte: RT Actualdad

Traduzione: Luciano Lago

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