A Bologna verso la Controconferenza nazionale sulle droghe
Il governo Meloni ha convocato in sordina la Conferenza nazionale sulle droghe, senza alcun reale processo pubblico di consultazione e escludendo le realtà che quotidianamente si occupano di politiche sulle sostanze e le persone che ne fanno uso. Una scelta che segna, ancora una volta, la distanza tra le istituzioni e chi vive e lavora nei territori.
La conferenza istituzionale, che arriva all’indomani del nuovo codice della strada e del decreto sicurezza – provvedimenti che inaspriscono ulteriormente la repressione e lo stigma – rischia di rappresentare l’avvio di una nuova stagione proibizionista, centrata sulla criminalizzazione dei consumatori e degli operatori della riduzione del danno.
Per questo, a Bologna si parlerà della Controconferenza nazionale sulle droghe, promossa da associazioni, attivisti e operatori che chiedono di rimettere al centro la salute, i diritti e la giustizia sociale. L’appuntamento è con l’assemblea pubblica di martedì 28 ottobre alle ore 18:00 in via Antonio di Vincenzo 21, un incontro – simbolicamente organizzato proprio nel quartiere della Bolognina – per discutere e costruire dal basso un’alternativa alle politiche punitive del governo.
Interverranno Leonardo Fiorentini, segretario di Forum Droghe; Giuseppe Ialacqua, attivista di Itardd e autore di Le voci dell’Emilia paranoica; Brunella Guida, consigliera di quartiere per Coalizione Civica Bologna; Raffaella Barbuto, della segreteria di Libera Bologna; e Simone Toneatti, attivista e operatore di riduzione del danno per Itardd.
«Basta con la repressione, le crociate ideologiche e la guerra alle droghe» – affermano gli organizzatori – «è il momento della ragione, dei diritti e della giustizia sociale».
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