Il dissenso, fra deriva autoritaria e spazio civico
Il dissenso è uno degli elementi vitali di ogni democrazia. Eppure, nel nostro paese – come in altri contesti europei – è sempre più spesso trattato come un problema da reprimere. Manifestazioni, proteste, campagne pubbliche vengono ostacolate o criminalizzate; misure amministrative e dispositivi normativi restringono gli spazi civili; le voci critiche vengono ridotte a minaccia per l’ordine pubblico.
Per questo, la Società della Ragione, in collaborazione con numerose realtà associative, promuove il seminario nazionale “Gli spazi del dissenso. Leggi criminogene e restringimento della dialettica democratica: quali strumenti e quali spazi per il dissenso?”, che si terrà dal 12 al 14 settembre 2025 a Paluzza, sulle Alpi carniche (Udine).
L’incontro si propone come momento di approfondimento, ma anche di confronto e costruzione di alleanze tra giuristi, attivisti, studiosi, movimenti e organizzazioni. Il focus sarà doppio: da un lato analizzare le dinamiche legislative e istituzionali che hanno contribuito a restringere la partecipazione democratica; dall’altro riflettere sugli strumenti – giuridici, civili, politici – per difendere e rilanciare il dissenso.
L’apertura del seminario offrirà una riflessione di ampio respiro sulla spregiudicatezza normativa che caratterizza molte delle politiche degli ultimi anni: decreti-legge abusati, leggi emergenziali, strumenti repressivi amministrativi, attacco alla riforma della salute mentale, criminalizzazione dei migranti e razzismo istituzionale. Il quadro è aggravato dalla proposta di riforma istituzionale in senso presidenzialista, che rischia di accentuare ulteriormente lo squilibrio tra i poteri.
La prima sessione sarà dedicata al restringimento della dialettica democratica. Si discuterà del ruolo svuotato del Parlamento, dell’uso sistematico della decretazione d’urgenza e della fiducia, delle leggi criminogene nate dalla cultura del proibizionismo, delle misure come Daspo urbani, zone rosse, ordinanze che impediscono manifestazioni e incontri.
La seconda sessione si concentrerà su strumenti e spazi per il dissenso: strategic litigation, il ricorso alle corti costituzionali e internazionali, il referendum abrogativo e il ruolo crescente del monitoraggio civico e delle associazioni come garanti dei diritti.
Infine, la terza sessione sarà un grande spazio di confronto con movimenti, reti solidali e forze sindacali, per esplorare le forme contemporanee della resistenza civile: mobilitazioni per la giustizia climatica, mutualismo, pratiche nonviolente, nuova partecipazione.
Il seminario rappresenta anche la prima tappa di un percorso che proseguirà in autunno a Roma, con un incontro pubblico nazionale aperto a una rete più ampia di movimenti e organizzazioni.
Perché oggi più che mai – come recita il titolo del seminario – è necessario difendere gli spazi del dissenso. Non solo per tutelare diritti e libertà, ma per ripensare collettivamente il futuro della democrazia.
📌 Vai al programma: https://www.societadellaragione.it/primo-piano/gli-spazi-del-dissenso/
📌 Iscrizioni aperte: https://forms.gle/sDTeqfpRu4cjTQS66
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