Il phishing via PEC

Un nostro lettore ci ha inviato una mail che gli era arrivata via posta elettronica certificata, questo il testo:

Gentile XXXX YYYY
sono Eleonora Gigante, il Suo consulente personale presso Intesa Sanpaolo.

La contatto per informarla che sono disponibili aggiornamenti importanti riguardanti il tuo conto.
Per garantire la continuità e la sicurezza dei nostri servizi, La invitiamo a verificare i tuoi dati e le eventuali comunicazioni accedendo all’area riservata tramite il sito ufficiale di Intesa Sanpaolo:

ENTRA

Vi ricordiamo che l’assenza di contestazione di queste modifiche entro 2 giorni varrà come accettazione delle stesse da parte vostra e che in caso di rifiuto delle modifiche proposte, potete rescindere il Contratto di conto senza spese prima della data di entrata in vigore delle suddette modifiche..

Cordiali saluti,
Eleonora Gigante
Intesa Sanpaolo – Servizio Clienti

Cliccando su “Entra” sareste finiti su una pagina, falsa, che proponeva servizi bancari – pagina oggi irraggiungibile. Il nostro lettore, da non cliente di Banca Intesa Sanpaolo, non ci è cascato e ha segnalato a noi il tentativo di phishing, ma quanti clienti di quell’istituto di credito ci possono cascare? Mia mamma ad esempio ha superato gli ottanta, e per fortuna se riceve posta me la gira sempre prima di fare qualunque cosa, ma quanti non hanno un figlio o un nipote a cui chiedere? Questa gentaglia andrebbe identificata e punita.

Cosa fare per difendersi da queste truffe?

Ecco qualche consiglio semplice ma utile:

  • Diffidate dai messaggi urgenti o minacciosi, anche se arrivano via PEC. Le banche non comunicano modifiche contrattuali tramite email con link cliccabili. Mai. Controllate sempre il mittente: anche una PEC può essere creata ad arte per sembrare ufficiale. Se non aspettate nulla, alzate le antenne.
  • Non cliccate su link nei messaggi: se ricevete comunicazioni sospette, non usate mai il link presente nel testo. Accedete manualmente al sito ufficiale digitando l’indirizzo nel browser.
  • Segnalate sempre: se ricevete messaggi sospetti, inviateli alla vostra banca o a un portale affidabile (come BUTAC). Le segnalazioni aiutano a bloccare queste truffe prima che facciano danni.
  • Parlatene con amici e parenti: soprattutto con le persone più anziane. Una chiacchierata può evitare un disastro.

L’ultimo punto per me è il più importante, perché solo così possiamo aiutare i tanti che potrebbero cascare in questo genere di truffe, quei tanti che magari non stanno sui social, non seguono fact-checker vari, e magari si limitano all’uso della posta elettronica come ad esempio i miei genitori over 80.

maicolengel at butac punto it

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L’articolo Il phishing via PEC proviene da Butac – Bufale Un Tanto Al Chilo.

veronulla