Una donna è stata accoltellata a Hyde Park. I media e le autorità suggeriscono che se la sia cercata perche’ indossava una maglietta di Charlie Hebdo

Una donna è stata accoltellata a Hyde Park. I media e le autorità suggeriscono che se la sia cercata perche’ indossava una maglietta di Charlie Hebdo

Dopo che una donna è stata brutalmente attaccata allo Speaker’s Corner di Hyde Park, i rapporti sull’incidente si sono concentrati su ciò che indossava, facendo sorgere spontanea una domanda: la libertà di parola e’ ancora sacra per le persone che gestiscono Londra e il Regno Unito?

Un video grafico che ha fatto il giro dei social media mostra un uomo, a quanto pare vestito con una tunica nera con cappuccio, che prende a pugni e accoltella una donna domenica pomeriggio, per poi essere cacciato via dalla polizia. In qualche modo è sfuggito alle autorità ed è scomparso, lasciando dietro di sé il coltello.

I resoconti sull’incidente hanno parlato di una donna di 39 anni, che ha subito “un lieve taglio alla testa” non mortale dopo il trattamento in un ospedale locale. I documenti non hanno rivelato informazioni identificative sull’aggressore e hanno diligentemente citato la polizia metropolitana che esortava i londinesi a presentare prove.

“Chiederei alla gente di non speculare sul motivo dell’attacco fino a quando non avremo stabilito i fatti completi”, ha concluso il portavoce della polizia.

Ciò non ha impedito ai media di sottolineare che la donna indossava un “top di Charlie Hebdo” e di ricordare al pubblico che la rivista satirica francese è stata presa di mira da “estremisti islamici” nel gennaio 2015 per la sua copertina raffigurante il profeta Maometto. L’implicazione è chiara: la donna indossava una maglietta provocatoria che in qualche modo ha offeso i musulmani, e quindi ha subito l’accoltellamento.

La storia diventa ancora piu’ cupa quando vengono completati alcuni dei dettagli mancanti. Una rapida occhiata al video e alle immagini dell’incidente mostra la donna che indossa un top stampato con una copertina di Charlie Hebdo, ma non quella raffigurante il profeta musulmano. Invece, mostrava un bacio omosessuale tra un fumettista di CH e un predicatore musulmano, con la didascalia “L’amore e’ più forte dell’odio”.

Sebbene le autorità non abbiano nominato la vittima, blogger e attivisti l’hanno identificata come Hatun Tash, 39 anni, fuggita dalla Turchia dopo aver rinunciato all’Islam per il cristianesimo. Ora predica a Hyde Park per conto di Defend Christ Critique Islam Ministries.

Nei paesi che praticano la sharia, come l’Arabia Saudita, l’apostasia dall’Islam è un crimine punibile con la morte. La Turchia è ancora nominalmente laica. Così è il Regno Unito. Ecco perché le autorità britanniche dovrebbero essere allarmate da questo attacco, ma non sembrano esserlo.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan, che una volta disse infamemente che gli attacchi terroristici erano “parte integrante della vita in una grande città”, non ha nemmeno riconosciuto l’incidente. Invece, ha chiesto alla polizia di indagare su un discorso di un’ex infermiera “anti-vaxxer”.

Secondo un blogger, Tash era ospite fisso allo Speakers Corner, affrontando “intimidazioni, minacce, aggressioni sessuali e aggressioni fisiche” negli ultimi anni. Nell’ottobre 2020, è stata apparentemente aggredita e ha perso i sensi. In un’altra occasione, la blogger ha affermato di essere stata detenuta dalla polizia e trattenuta per 20 ore senza spiegazioni.

Concentrarsi sulla scelta dell’abbigliamento di Tash è perniciosamente vicino a incolparla per aver “provocato” l’attacco in qualche modo. Il suo top, o le sue parole, potrebbero essere state offensive per alcuni musulmani, ma non erano in violazione della legge.

Ci si aspetterebbe che il pubblico britannico mostri un po’ di solidarietà con una donna aggredita da un uomo armato di coltello, in pieno giorno, per aver parlato in un luogo dedicato alla libertà di parola. Tuttavia, questa volta non ci sono state richieste di coprifuoco per gli uomini.

Peggio ancora, la violenza sta diventando sempre più la norma allo Speakers Corner. Secondo quanto riferito, negli ultimi mesi si sono verificati diversi scontri tra musulmani sciiti e sunniti. Infatti, in uno dei video in cui e’ stato ripresto l’attacco a Tash, si possono ascoltare gli oratori in primo piano discutere di teologia islamica.

Fonte

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