Storiachepassione, i giganti e il clickbait
C’è una pagina Facebook da oltre 230mila follower, Storiachepassione .it, pagina che è collegata a un sito web registrato dalla DYD Property S.L. a Las Palmas, Canarie. Ci avete segnalato questo post apparso sulla pagina in questione:
Prima di tutto la frase impronte misteriose trovate in India di 5.000 anni in italiano fa un po’ schifo, ma vabbé il sito è registrato a Las Palmas, saranno stranieri, o ignoranti (ma allora perché gestire una pagina dedicata alla storia in italiano?). Poi vediamo le tre foto che mostrerebbero queste tracce misteriose.
Partiamo dalla mano nella roccia, questa:
La foto non viene dall’India, ma dagli Stati Uniti – dal Wyoming a essere precisi, nella zona delle White Mountains. Per cui Storiachepassione ci sta già prendendo per i fondelli sostenendo che provenga dall’India. Quella zona è ricca di incisioni nell’arenaria: si tratta di incisioni databili tra i duecento e i mille anni fa, e oltre a quelle mani ci sono anche centinaia di figure scolpite, alcune che rappresentano quella che è probabilmente caccia al bisonte, altre sono solo piccole figure geometriche.
Passiamo ai piedoni.
La prima foto col piedone viene veramente dall’India, si trova nell’area dei tempi di Lepkashi, e si tratta di un piedone scavato nella roccia, probabilmente da chi ha costruito il tempio. La leggenda vuole che sia l’impronta del piede di una divinità, ma basta osservarla per rendersi conto che è opera del lavoro di uno o più operai: un’impronta reale infatti non può essere così perfettamente uniforme come invece lo è questa. La datazione del tempio e delle sculture, incluso il piedone, risale al 1530 circa, quindi anche qui non si parla di cinquemila anni fa, ma solo di cinquecento.
E arriviamo alla seconda foto di piedone, l’unica che ci risulta misteriosa:
Non misteriosa perché riteniamo che sia fatta da un gigante, misteriosa perché non è chiara la sua provenienza: c’è chi parla del Paraguay, chi invece sostiene che provenga dalle montagne di Pirin in Bulgaria, l’unica cosa che però ci pare chiara è che non si trova in India e che non si tratta del calco di un’impronta di gigante. In questo caso, vista la posizione, l’ipotesi più probabile è che si tratti di roccia erosa dall’acqua a cui a un certo punto, a causa dell’erosione, si sono staccate delle parti. Il fatto che la stessa foto la si trovi su tantissimi siti di “controinformazione”, ma che non se ne trovi nessuna vera geolocalizzazione, fa pensare a uno scatto fortunato, fatto da qualcuno che faceva trekking chissà dove, e che da allora viene tramandato da fuffari di vario genere per portare avanti bislacche teorie.
Onestamente una pagina che sostiene di parlare di storia e condivide questa robaccia per attirare pubblico speriamo chiuda, ma sappiamo che purtroppo non succederà. Quello che ci interessava, però, era perlomeno far luce su quanto vi stanno prendendo in giro gli admin della pagina. Secondo la “trasparenza di Facebook” la pagina è gestita da sette persone che risiedono in Italia e due in Spagna…
redazione at butac punto it
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